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LE ASPERITA' DEL SARRI PENSIERO

TACKLE DURO – Il derby dei media sui sassolini di Sarri

UDINE, ITALY - JULY 23: Juventus coach Maurizio Sarri during the Serie A match between Udinese Calcio and  Juventus at Stadio Friuli on July 23, 2020 in Udine, Italy. (Photo by Daniele Badolato - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

L’allenatore della Lazio rilascia un’intervista a SportItalia in cui parla di Juve al Napoli, del suo rapporto con CR7 e non risparmia una stoccata ad Agnelli: “quest’anno hanno festeggiato il quarto posto”.

Redazione DDD

di Roberto Dupplicato -

Maurizio Sarri torna a parlare e lo fa in una lunga intervista a “cuore aperto” rilasciata a Pedullà di SportItalia. L’allenatore della Lazio apre alle telecamere la sua stanza dei cimeli e si racconta davanti alle telecamere con delle parole che ha fatto discutere positivamente per la genuinità dei contenuti e per la schiettezza del personaggio. Sarri è tornato sullo “Scudetto 2018 perso in albergo”, quello dell’audio var di Inter-Juve sparito... “Lo scudetto perso in albergo nella stagione dei 91 punti a Napoli? La squadra aveva visto uno spiraglio aperto e se l’è visto chiudere in due minuti. Io mentre salivo dalla sala visione alla camera ho visto giocatori piangere per le scale.” Boom. Partiamo forte. Ma l’affare si ingrossa, quando si parla dell’anno in bianconero: “A metà ottobre ho fatto una riunione con lo staff, ho chiesto: andiamo a casa fa 20/30 giorni o scendiamo a compromessi cercando di vincere il campionato ma sapendo che andremo a casa lo stesso? Abbiamo scelto di provare a vincere il campionato”, dice l’allenatore della Lazio.

 Tackleduro: la rubrica

Poi l’affondo al club guidato da Agnelli: "Il mio scudetto alla Juve è stato sottovalutato dall’esterno e anche dall’interno. Abbiamo festeggiato andando a cena ognuno per conto proprio mentre ho visto che quest'anno hanno festeggiato un quarto posto...". Una frecciatina diretta ad Agnelli che, pur di salutarlo, si è ridotto a festeggiare i quarti posti con CR7 in rosa. L’allenatore toscano ha spiegato anche che “La gestione di Cristiano Ronaldo non è semplice. Chiaramente lui ha degli interessi personali che vanno fatti abbinare con l’interesse di squadra. Sicuramente mi ritengo più un allenatore da campo che un gestore”. Come a dire: ma perché mi avete cercato se eravate voi i primi a non crederci e oggi siete tornati indietro da Allegri? Che gestirà la “grana” portoghese…Su Pirlo Sarri ha spiegato come questo sia “l’effetto Guardiola che ha fatto tanti danni, perché si è presa un eccezione come se fosse una regola e si corre il rischio di bruciare ragazzi che fra 2 o 3 anni magari possono diventare grande allenatori”. Dichiarazione che soni altri attacchi ad Agnelli: ma come li scegli gli allenatori?

Sarri ha anche spiegato che a gennaio era stato sì contattato da De Laurentiis ma: “Non ho preso in considerazione un ritorno al Napoli perché non avevo la certezza di essere molto utile in corsa e non c’erano i presupposti. Sarei stato disponibile per un ritorno a Luglio”. Però a Napoli è arrivato Spalletti: una sfida nella sfida con la gelosia di mezzo perché quando Pedullà gli chiede: “Ti sei divertito più al Chelsea o alla Juve?”. Sarri risponde: “Io mi sono divertito molto al Napoli, e gli ultimi mesi al Chelsea”. Già, il Chelsea oggi campione d’Europa lasciato per una Juve che non credeva su di lui: “Ho fatto un errore clamoroso ad andare via dal Chelsea per tornare in Italia. Marina voleva tenermi a Londra e mi avrebbe dato carta bianca. Quando sono andato via sono arrivati tutti giocatori dinamici e tecnici (Havertz, Mount, Werner ecc.) che si sarebbero adattati benissimo al mio modo di giocare”. Magari, senza l’anno alla Juve avrebbe già vinto una Champions.

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