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FALSA PARTENZA JUVE

TACKLE DURO – Il derby dei media sul punto in due partite della Juve di Allegri

TURIN, ITALY - AUGUST 28: Juventus coach Massimiliano Allegri reacts during the Serie A match between Juventus and Empoli FC at Allianz Stadium on August 28, 2021 in Turin, Italy. (Photo by Daniele Badolato - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

La catastrofica sconfitta con l’Empoli e la pausa per le nazionali sono gli elementi per il cocktail al veleno mediatico perfetto: ambiente juventino in fiamme, ma lo Scudetto può arrivare anche se Allegri al rientro perdesse con Spalletti.

Redazione DDD

di Roberto Dupplicato -

Tutte le big hanno già cinque punti di vantaggio sulla Juventus: nessun dramma neanche se al ritorno dopo la sosta la squadra di Allegri dovesse perdere pure col Napoli ritrovandosi almeno a -8 dalla vetta dopo sole tre giornate… Nessun dramma perché la Juve non si dà mai per morta, perché il mercato porterà a Massimiliano qualche rinforzo ma, intanto, un’analisi seria sul tracollo della squadra bianconera va fatta e si deve partire da molto prima dell’addio di Cristiano Ronaldo. Esonerare Allegri per prendere il suo alter ego Sarri per poi cacciarlo per Pirlo per poi cacciarlo per tornare da Allegri è stata, come minimo, una gestione schizofrenica del reparto tecnico: visto che la squadra ogni anno è stata comunque assemblata con una filosofia di gioco diversa e oggi Mr Gabbione raccoglie i cocci di un lavoro di destrutturazione cominciato anni fa. Non basta il suo ritorno per sistemare tutti i danni fatti in questi anni da Paratici, Nedved e Cherubini.

 Tackleduro: la rubrica

Certo, Allegri era stato ri-presentato - come Pirlo - in pompa magna: tutti i grandi ex a esaltare il ritorno di mister Acciughina “non è una minestra riscaldata - diceva il Padreterno del calcio toscano Marcello Lippi alla Gazzetta - ma una gran ribollita!”. Il che fa pensare a quella scena clamorosa de ‘Il Ciclone’ col padre di famiglia che racconta un aneddoto su Jimmy Hendrix. Il mister ha appena un punto, si è fatto rimontare due gol a Udine e battere in casa da una neopromossa: polverizzando tutti i luoghi comuni che in questi anni i “vedovi allegri” ci avevano propinato in loop. Dopo il pari di Udine Allegri era stato battagliero ai microfoni: tono alto e messaggio per i calciatori. Stavolta la faccia del Mister era scura, non solo per la sconfitta o per il clima da depressione post vacanze. Il fitto dialogo a favore di telecamere con Chiellini, beccato pure a dire “Non c’è squadra”, non può essere successo per sbaglio. Sembra più un estremo atto comunicativo di un volpone della scena mediatica: “compratemi qualcuno!”. Pjanic si propone a un gruppo di tifosi via Instagram. Chissà se basterà.

Certo è che alla Juve servono leader tecnici perché la squadra non ha anima ma ha molto potenziale. Di questo avviso è anche Marco Bucciantini che da L’originale ribadisce la volontà di Allegri di puntare su uomini d’esperienza. Perché il vecchio centrocampo della Juve era calcato da campioni come Khedira. Ed è con i grandi campioni che i giovani possono crescere, per l’allenatore. Sui social ha fatto furore l’intervento di Francesco Oppini a 7 Gold che ha snocciolato una critica puntuale e dettagliato sul deragliamento societario sull’addio di CR7, visto che il portoghese ha letteralmente fatto le valigie e salutato (si fa per dire, non pare abbia salutato tutti) Torino. Con la sorella che ha detto pure, indirettamente, che la Juventus non sia degna di Cristiano. Parola che almeno possono accendere gli altri giocatori bianconeri perché toccati nell’orgoglio: la Juve non si dà mai per morta, almeno questo Chiellini e compagnia ci terranno a dimostrarlo.

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