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A TUTTO VAR

TACKLE DURO – Il derby dei media sul rigore non dato contro l’Inter

TACKLE DURO – Il derby dei media sul rigore non dato contro l’Inter - immagine 1

Il caso del mancato fischio di Guida in Torino-Inter scatena giornali, radio e tv come non si vedeva da tempo: la volata Scudetto si avvelena con un caso che mette in crisi il protocollo Var e all’orizzonte c’è un pesantissimo Juve-Inter

Redazione DDD

di Roberto Dupplicato -

“Come hanno fatto a non vederlo? E perché il Var non lo ha richiamato al monitor?”. Sono le domande che ci facciamo tutti e alle quali nessuno risponderà mai, come fossimo in una puntata di X-Files. Ma il dubbio resta, perché il rigore era netto ma non è stato fischiato e sui media italiani si è scatenato l’inferno come non capitava da tanto tempo.

TACKLE DURO – Il derby dei media sul rigore non dato contro l’Inter- immagine 2

Il Toro va ai microfoni e non accende la polemica col fuoco, tanto ha ragione da vendere perché le immagini sono inequivocabili. Zazzaroni dice che “tutti e due gli arbitri hanno visto male: un errore”. Pazzesco ma vero. Ma riannodiamo il filo, la polemica scatta più dai milanisti che dalla sponda granata, che innesca la mica con garbo. Lo nota su Twitter Franco Vanni, che segue l’Inter per Repubblica: “Che bravo il ds del Torino Vagnati. Sull’episodio del rigore (che c’era, chiaro, solare) ha detto a Dazn con fermezza quel che va detto in questi casi. Senza una parola di troppo, senza sbracare, senza un accenno a presunti complotti. Un signore”. Casarin sul Corriere lunedì orienta il dibattito scrivendo di “errore grave” e poi, per dirla alla Allegri “viene giù tutto!” quando dice “l’avrebbe visto anche un bambino di due anni” in Rai a Radio anch’io.

In giornata arrivano pezze di clip che mostrano un altro replay in cui si vedrebbe Belotti sbracciare prima del fallo di Ranocchia: fake news da controinformazione. Molti opinionisti juventini vanno sulla difensiva e le tesi sostenute sono due. O si fa la vittima passiva, che tende a non enfatizzare il caso per poi chiudere il ragionamento con un retorico “eh poi non discuteremo di questo fra cinque anni”, con chiaro riferimento a Pjanic. Oppure c’è il martire disperato del: “e se fosse successo alla Juve!?”. E qui torniamo alla solita vecchia storia. “Amici, basta! È successo alla Juve”. Spesso, anzi proprio a Maggio 2021 Cuadrado diede un calcio a Perisic ma ha guadagnato un rigore, e il giorno dopo Tuttosport ha titolato “Che orgoglio!”. Stavolta: “Scandalo a Torino”. Una bella virata...

A Qsvs qualcuno dice: “Non hanno visto le immagini che abbiamo visto noi”, fosse vero, nel super centro di Lissone, sarebbe drammatico. Ma comunque, che lo dicano. Anche perché senza spiegazioni partono le teorie giornalistiche più disparate, che vengono rilanciate sui social. “Servono le squadre arbitrali e quelle da var”, “gli arbitri dovrebbero spiegare a fine partita”, “stanno depotenziando il var”, “ora fermano Guida e Massa”, “e se ci fossero problemi personali o posti in graduatoria di mezzo?”… si leggono e si sentono tante cose ma le informazioni sono poche e vanno in tante direzioni: e alla fine si capisce poco, tranne che Massa e Guida verranno fermati, “per tre turni”, scrive La Gazzetta.

Tiki Taka esplode: Chiambretti si deve censurare e si imbavaglia ma poi fa notare che a fine partita, Simone Inzaghi, non ha ammesso l’errore arbitrale e si è limitato a dire ai giornalisti Dazn “giudicatelo voi che siete bravi”. Cruciani (la Lazio di Sarri, a proposito di Pjanic, è quinta) chiede di ”ascoltare l’audio, quei famosi 57 secondi” in cui lo stesso Guida sembrava ricevere nell’auricolare delle parole. “Così possono spiegare e magari scagionarsi”. Auriemma coglie la palla al balzo e ricorda il caso dell’audio di Pjanic (triplate!), che secondo l’ex procuratore Figc Pecoraro sarebbe sparito. Pasquale Bruno dice “sembrava tutto a posto ma siamo tornati indietro. E il rigore di Udinese-Roma? Ci sono arbitri di scarsa personalità”.

Sui giornali di oggi ci sono gli strascichi della polemica con spruzzi velenosi qua e là. Tuttosport riprende Casarin e il suo “lo avrebbe visto anche un bambino”. Per il Corsport è in arrivo “la stangata”, il quotidiano di Zazzaroni apre a 9 colonne con le notizie sullo stop del duetto Guida-Massa. Mentre La Gazzetta, che lunedì aveva titolato “Scudetto al veleno”, oggi stempera aprendo su Maldini che, in caso di tricolore, si intesterebbe la vittoria. Il più contento del mancato rigore è senza dubbio Simone Inzaghi: non perché la sua squadra poteva andare sotto due a zero e, visto come ha giocato, avrebbe poi difficilmente strappato un punto… no: ma perché a livello mediatico, con questa bufera arbitrale che infiamma l’Italia, non si parla di quanto la sua Inter giochi male e sia nervosa. I nerazzurri nel 2022 hanno perso 9 punti di vantaggio sulla Juve, 8 su Milan e Napoli. Certo, con una gara in meno, ma con un trend negativo, una panchina che ora sembra corta e i giocatori che si mandano troppo spesso a quel paese in campo, figuriamoci fuori.

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