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TRATTATIVA MEDIATICAMENTE APERTA

TACKLE DURO – Il derby dei media sul rinnovo di Conte

MILAN, ITALY - APRIL 11: Antonio Conte, Head Coach of FC Internazionale celebrates victory after the Serie A match between FC Internazionale  and Cagliari Calcio at Stadio Giuseppe Meazza on April 11, 2021 in Milan, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

L’allenatore dell’Inter si presenta sorridente ai microfoni: è così che inizia mediaticamente la trattativa sul ritocco. Ci sarà anche il prolungamento che renderebbe Antonio più nerazzurro che bianconero?

Redazione DDD

di Roberto Dupplicato -

Prima e dopo la vittoria sul Cagliari abbiamo visto un Antonio Conte più rilassato davanti ai microfoni e generoso di sorrisi verso i giornalisti. Naviga a + 11 sul Milan e a +12 sulla Juve di Pirlo e la sua “barca sta entrando in porto”. Poco importa se Sarri un anno fa a questo punto aveva proprio un punto più di Antonio oggi, lui se la gioca con Pirlo che ha buttato al vento 5 punti su 6 fra Benevento e Torino... Infatti Antonio non si paragona al giovane Maestro ma pone mediaticamente la sua prossima e probabile vittoria come il “porre fine ai 9 anni di dominio”. Conte non sta solo vincendo uno Scudetto, sta cercando di dirci che può di nuovo cambiare la storia. Lo titola anche La Stampa “ossessione Conte” perché il Mister rimarca il concetto: far smettere di vincere questa Juve sarebbe “straordinario”. Volendo sembra un “Io ho iniziato e io vi finisco” e suona come una frase di Terminator 4, ma è anche il pensiero che viene fuori dagli studi Sky. Segno che gli argomenti di Conte diventano opinione.

 Tackleduro: la rubrica

È anche un po’ voler dire “avete vinto grazie a me e alle mie scelte”, visto che l’uomo simbolo di questo successo sarebbe Lukaku: l’anti Icardi in persona che lui ha voluto a tutti i costi (83 milioni, li vale davvero). E questo “valore aggiunto” si deve tradurre, inevitabilmente, in un ritocchino. Se poi gli aggiungiamo pure che mai come stavolta il tempo sarà denaro, visto che siamo al secondo anno e a lui avevano chiesto di vincere con un percorso di tre, il conto, per Conte, potrebbe essere divertente. Lui nel frattempo si sta prendendo tifosi e squadra: elogi ai singoli, baci (“in fronte, eh” dice a DAZN) e quella corsa verso il gruppone, non dopo il gol di Darmian ma appena finito il primo momento di esultanza. Ha lasciato i ragazzi prendersi la scena e poi puff, è spuntato dopo i replay manco avesse studiato i tempi da regista tv. A Torino gli avevano pizzicato un dito birichino, a San Siro si è girato verso le telecamere a sorridere. Sa fare televisione e poi la butta sull’amore: “Per i ragazzi mi butto nel fuoco”. E anche quei tifosi che ricordano i suoi trascorsi bianconeri oggi sono meno agguerriti e pronti a seguire il comandante Conte.

Ma per quanto tempo ancora? Un solo anno? Antonio resta con un solo anno di contratto? Per La Gazzetta “Il contratto è valido fino al 30 giugno 2022, l’ingaggio salirà a 13,5 milioni di euro netti: nessuno prenderà in considerazione l’idea di separarsi”. Su La Repubblica da Franco Vanni avevamo letto che “di rinnovi non se ne firmeranno fino alla fine del campionato”. Ma è pur vero che con lo Scudetto Antonio avrebbe molto più potere contrattuale. Il discorso è sempre lo stesso: può un allenatore restare in carica con un solo altro anno di contatto? I casi in letteratura sportiva sono tanti e controversi: se il club è solido si riesce a gestire la fine di un ciclo di un allenatore. Ma se il club è in ricostruzione forse avere un allenatore capace di attrarre a sè i calciatori e compattare l’ambiente potrebbe essere comodo. E questo Conte non può non saperlo, ed è per questo che a maggio, dopo e se avrà vinto lo Scudetto, passerà all’incasso. Se prolungherà i suoi anni in nerazzurro potrebbero essere - almeno - quattro: uno in più dei tre passati alla Juve. Un altro sorpasso che forse anche Antonio vuole fare, se lo accontenteranno anche sul mercato. Ma ricordando lo sfogo e le turbolenze dello scorso agosto e la pace di Villa Bellini una cosa è certa: di certo, sul futuro di Conte, oggi si può ipotizzare poco. Aspettiamo il campo, la trattativa è mediaticamente aperta.

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