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RINVIO SENZA CARTE BOLLATE

TACKLE DURO – Il derby dei Media sul rinvio di Everton-City

LIVERPOOL, ENGLAND - DECEMBER 28: A general view outside the stadium ahead of the Premier League match between Everton and Manchester City at Goodison Park on December 28, 2020 in Liverpool, England. The game was postponed as a Covid-19 precaution following a number of positive tests.  (Photo by Alex Livesey/Getty Images)

In Inghilterra rinviano una gara solo per cautela contro il virus, nessuna polemica e nessuna squadra che forza per la vittoria a tavolino

Redazione DDD

di Roberto Dupplicato -

Mentre ancora in Italia c’è gente arrabbiata perché aveva fatto la bocca a vincere le partite senza giocare, dalla Premier League arriva una lezione di scienza, sportività e comunicazione che mette definitivamente in cattiva luce il comportamento di chi per tre mesi ha provato a vincere senza giocare raccontandoci pure che era il Napoli a tramare con le Asl, mentre la Juve e Agnelli sono delle povere e indifese vittime del sistema.

Tackleduro: la rubrica

La prima lezione che apprendiamo sul rinvio di Everton-Manchester City è alla Lega calcio ed è di scienza: col Covid e col contagio non si scherza. Non si mette un gruppo squadra con un virus contagioso e letale in incubazione in viaggio per il Paese: perché si mette a rischio non solo il campionato, ma la salute dei cittadini. Da noi in Italia il 4 ottobre Agnelli voleva prendersi ragione e punti dicendo che non avrebbe rispettato il parere dell’Asl e a parti inverse avrebbe viaggiato verso Napoli. Una posizione quasi negazionista che in pochi, nei media, hanno stigmatizzato.

Restiamo sulla scienza ancora un secondo. Il rinvio non tutela il City, che è la squadra con i contagiati in aumento, ma tutela la Premier League: perché evitano che Everton e City si contagino e contagino a loro volta altre squadre, mettendo a rischio il campionato e le coppe. In Italia no: si doveva giocare a tutti i cosi per rispettare il protocolloh, il calendarioh, e allora il Frosinoneh che ha giocato in 4?!? Tutte balle: Juve-Napoli era da rinviare prima come chiedeva De Laurentiis, ma qui abbiamo fatto casino perché i media hanno acriticamente assunto la posizione della Juve: non scientifica e non a tutela della salute pubblica.

Everton-Manchester City, stadio vuoto (Photo by Alex Livesey/Getty Images)

E poi andiamo alla lezione di sportività: eh sì perché Ancelotti e l’Everton hanno capito il pericolo e accettato il rinvio senza voler speculare, anche se i toffees sono secondi in campionato e tre punti possono voler dire Champions League e molti soldi. Nonostante tutti gli interessi l’Everton ha accettato di rinviare prima che lo dicesse la Lega, non è andato in campo a fare quella figuraccia che hanno fatto Buffon e CR7: ad aspettare la vittoria a tavolino come al torneo di calcetto... ma dai!

In Italia l’opposto anche sui media. Non solo i campioni della Juve hanno fatto una figuraccia da terza categoria: i giornali gli hanno battuto le mani! Pure la Lega aveva la stessa posizione della Juventus. Curiosità: era successo anche a Marzo per il rinvio di Juve-Inter. Marotta si era arrabbiato con Dal Pino, il Corriere aveva scritto che era stata la Juve a lavorare per il rinvio (si volevano i tifosi allo stadio, in piena pandemia, cose da pazzi) e alla fine il rinvio di quella e di altre 4 gare avvenne e ancora oggi non si sa perché... visto che poi si giocò comunque senza pubblico.

Intanto c’è la lezione di comunicazione e discriminazione: i tabloid inglesi non hanno speculato su Guardiola e le Asl, non ci sono trasmissioni radio o tv dove si fa ironia sulla sanità meridionale che “capisch ammè, ha fatto tutto aum aummma, uè uè!”. In Inghilterra stanno trovando la data del rinvio con la differenza che dall’Everton non c’è un presidente che è andato ai microfoni a dire che ha ragione lui. Questa lezione è per Agnelli ma anche per i giornalisti che gli danno sempre ragione a prescindere. Forti con i deboli e deboli con i forti, speriamo che imparino la lezione inglese.

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