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speriamo che questo successo nazionale ci porti ad elevare il dibattito anche in Italia

TACKLE DURO – Il derby dei media sulla fine del peggior decennio del calcio italiano

ROME, ITALY - JULY 12: Giorgio Chiellini of Italy celebrates during Italy's national men’s football team open-top bus victory parade, a day after Italy won the UEFA EURO 2020 final against England, on July 12, 2021 in Rome, Italy. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Una Nazione che si ritrova unita dalla sua Nazionale dopo i peggiori 10 anni della Storia del calcio italiano. Ma ora che molti giornalisti hanno polemizzato sugli arbitri, come faranno a stare zitti quando in A succederanno le solite cose?

Redazione Derby Derby Derby

di Roberto Dupplicato -

Per giorni giornali e giornalisti italiani ci hanno detto di come fosse tutto apparecchiato per l’Inghilterra campione a Wembley, dopo un finto Europeo itinerante che in realtà per gli inglesi è stato un torneo casalingo con 6 gare su 7 a Londra e con una finale guadagnata con un rigore di ‘Manica Larga’. Ci scopriamo complottisti? Noi, che Mourinho ci prendeva in giro perché invece di fare polemica “bbassiamo i toni”?

Allo stesso livello dei nostri giornalisti cu sono quei tifosi inglesi che oggi raccolgono firme perché si ripeta la partita visto che Chiellini ha preso Saka per la collottola quando al 120º gli era sgusciato via. “Noi a una petizione rispondiamo con un peto” dicono Linus e Nicola e sono ‘definitivi’, ma a ragione. Ma de che stamo a parlà?

Polemiche stupide, Chiello ha fatto quello che doveva fare e si è preso il cartellino, ma ovviamente è stato difeso dai nostri giornalisti che hanno nel bianconero un colore del cuore. Perché in questi dieci anni di successi in monopolio sono spariti dal palcoscenico mediatico due attori come Moratti e Berlusconi. Napoli è lontana dalla capitale del giornalismo sportivo, Lotito è in clash con la Gazzetta e la Roma ha da anni proprietà americane.

Morale della favola la Juventus ha - legittimamente - allargato il raggio d’azione e di influenza mediatica su uomini e cose e questo monopolio, unito alle vittorie in sequenza - alcune chiacchierate ancora oggi dagli stessi ex allenatori bianconeri - ha fatto male al sistema calcio, traducendosi nella famosa eliminazione dal Mondiale 2018.

 Tackleduro: la rubrica

Quella nazionale era da pensionare ma invece la BBBC giocò titolare e Insigne era in panchina. Colpa di Ventura ma, si dice e nessuno l’ha mai smentito, anche dello zoccolo duro e dei senatori che, visto che vincevano sempre in Italia, avevano preso più potere del cittì. Quello che deve essere chiaro è che questo decennio buio e da dimenticare non è stata colpa della Juve, che anzi è stata l’unica società ad avere un ruolo di traino per tutti.

Ma il clima mediatico che si è creato è pessimo: così se giochiamo l’Europeo ci scopriamo “retroscenisti” sulla nazionalità degli arbitri, mentre in Italia, terre di audio var (e anche di video) spariti nel nulla, cancellati, non archiviati… stiamo zitti, accusiamo quelli che come Sarri fino a 7 giorni fa parlavano apertamente di “scudetto perso in albergo” fino a silenziarlo: tanto è un “benzinaio”, no?

La morale è che speriamo che questo successo nazionale ci porti ad elevare il dibattito anche in Italia, magari spariranno le prime pagine che “con le unghie e con grinta” quando Cuadrado dà un calcio all’avversario, cade e si prende il rigore.

E titoleranno “scandalo al Cuadrado”.

Ecco, il giornalismo italiano si deve lasciare alle spalle il peggior decennio del calcio italiano e ricominciare a chiamare le cose col proprio nome. A partire dalle simulazioni di Cuadrado.

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