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INVOLUZIONI E MUGUGNI MA SOLO PER GLI ALTRI

TACKLE DURO – Il derby dei media sulla Juve da Scudetto

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Allegri e Vlahovic a -7 dalla vetta fanno paura, ora trema anche l’Inter di Simone Inzaghi e se Napoli sogna il Milan si ritrova impantanato nei veleni arbitrali con l’ira dell’Aia

Redazione DDD

di Roberto Dupplicato -

In una settimana Massimiliano Allegri ha saputo svoltare a suo vantaggio la situazione in serie A. La vittoria con l’Empoli con doppietta di Vlahovic, che ha segnato due goal da urlo, uno più bello dell’altro, hanno riportato i bianconeri in prima posizione mediatica, come fossero i favoriti per lo Scudetto. Se poi gli aggiungiamo che Zaniolo ha tempestato di cuoricini i post dei bianconeri Vlahovic, Locatelli e Bonucci, ecco che ritroviamo la cara e vecchia Juventus come attrice protagonista del nostro campionato. La prima pagina della Gazzetta del lunedì, infatti, punta più sul giocatore della Roma verso la Juve che sulla vittoria del Napoli contro la Lazio. Una scelta che ha fatto arrabbiare non poco la città partenopea. La Juve al vertice tira, fa vendere copie e accende il dibattito più del Napoli, piaccia o non piaccia. La Juve serve e non è una provocazione: perché svegliandosi e arrivando così vicina alla vetta non può che far dare una mossa alle avversarie. A Tiki Taka si dice che “la Juve con Vlahovic ha trovato il suo antidoto: se non c’è il gioco ci pensa lui”, e così è stato: tre gol in A, uno in Champions e uno in Coppa Italia per griffare la rimonta col suo nome. Ha cancellato CR7, mica poco.

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La Juve stimola. Il Napoli avrebbe mai cercato la vittoria contro la Lazio nei minuti finali senza il 3-2 della Juve a Empoli? Non si può stabilire ma nessuno sano di mente potrebbe negare che subire la rimonta di Allegri, per le prime tre della classe sarebbe clamoroso tanto quanto il 5 maggio 2002, quello che in Italia è nettamente più famoso della data che dà il titolo alla celebrata ode di Manzoni a Napoleone. Pioli sfotte Max che ha fissato a 85 punti la quota Scudetto. “Ero bravo in matematica pure io”. Mind Game. Allegri è di rincorsa, e “chi insegue è il cacciatore e ha il fucile” disse un presidente di Serie A in Lega Calcio in una di quelle riunioni inutili passate alla storia per le dichiarazioni dei dirigenti. “Inter, Milan e Napoli le chiamo ‘i tre dell’Ave Maria’", dice sornione Acciughina. A Qsvs Stefano Donati intercetta gli umori del momento e lancia il dibattito: “La Juve ci crede”. La sera prima al Club di Sky Caressa aveva esaltato Spalletti: “È bravissimo”, perché la vittoria con la Lazio è stata davvero cercata e voluta e lo stesso allenatore toscano alla fine è esploso a Dazn: “Tutti rompono i coglioni a questa squadra che non ha carattere, ora vediamo che si dice di questa squadra qui”. Come a dire “dateci per sfavoriti, poi vediamo”. E ovviamente ci crede anche l’Inter, ancora virtualmente prima se dovesse vincere il recupero col Bologna, sul quale il club nerazzurro sta muovendosi non con lo smoking bianco.

Ma la squadra di Inzaghi sembra in involuzione: le sconfitte nel derby e col Liverpool hanno minato certezze e la frenata in campionato è stata fragorosa. I campioni d’Italia restano i favoriti ma se non riprendono a fare punteggio pieno a ogni partita anche la Juve, che li aspetta in casa, è potenzialmente a -5. Insomma, i nerazzurri non possono più sbagliare, mancano solo 11 giornate alla fine del campionato: “33 punti” dice Pioli. Siamo in volata. Manca Lukaku? Anche Lautaro, ma uno gioca nel Chelsea, l’altro in nerazzurro… Il Milan si ritrova in una valle di lacrime mediatiche e tecniche: i due punti con Salernitana e Udinese sono stati una bocciatura per Pioli e la sua band. Potevano essere lanciati in fuga e invece si ritrovano potenzialmente terzi, con la Juve in quarta posizione e l’Atalanta che torna a correr: non il modo ideale se si voleva giocare senza pressioni. Maldini a Milan TV si è lamentato contro gli arbitri e ha fatto infuriare l’AIA. L’ex terzino si è ribellato agli esordienti e ha fatto arrabbiare Napoli, che ora, in vista dello scontro diretto col Diavolo, sospetta e mugugna.

Ma ecco le Semifinali di Coppa Italia fra Milan e Inter e Juventus e Fiorentina, il derby di Milano stasera e Vlahovic che torna al Franchi domani. Sfide che toglieranno energie e che potranno rilanciare o spegnere la voglia di vincere degli altri. Cruciani dice “le due squadre sono molto preoccupate di perdere il derby e quindi l’alieno che è in me dice che penseranno alla sfida di ritorno del 20 aprile senza infortuni e senza niente”. Non è d’accordo il Corsport che oggi titola “Derby e scudetto, tutto subito”. “Chi vince, magari nettamente, rischia di mandare Ko l’altra”, dice Sorrentino: e ha ragione. Il futuro è oggi e lo si legge su Il Giornale: “Ripartire o sprofondare, altro che coppetta, questo derby è decisivo”. Anche per La Gazzetta questo è un "Derby Grasso" e nel catenaccio si legge: "comincia un duello totale". Fuori i secondi.

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