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COPPA ITALIA AL DUNQUE

TACKLE DURO – Il derby dei media sulla sfida nella sfida tra l’Inter di Conte e la Juve di “Allegri”

MILAN, ITALY - JANUARY 17:  Head coach FC Internazionale Antonio Conte and head coach Juventus Andrea Pirlo chat during the Serie A match between FC Internazionale and Juventus at Stadio Giuseppe Meazza on January 17, 2021 in Milan, Italy.  (Photo by Claudio Villa - Inter/Inter via Getty Images )

Conte e Marotta contro Agnelli e Paratici, Barella e Bonucci per la fascia della Nazionale con la vera Finale sullo sfondo: la sfida Scudetto della penultima giornata, che fa venire brutti ricordi a Galante...

Redazione DDD

di Roberto Dupplicato -

La Roma battuta con cinismo ha riconfermato la Juve come principale pretendente al titolo ma è stata, sui social, radio, stampa e tv, la vittoria della Juve “riallegriana”. Catenacciara e compatta in difesa, 1 gol preso nelle ultime 6, convinta e letale quando si butta in avanti a far male. E poi senza il rigore di Rabiot su Villar... Insomma, la vecchia Juve che, tranne per l’anno di tentativo di rieducazione Sarrista, sembra non abbia mai cambiato la sua anima, quella dello spogliatoio. Basta pirlate: “2-0 e a casa”.

Tackleduro: la rubrica

Come diceva Spalletti, uno che non ha volato in alto come Conte all’Inter ma al quale al massimo hanno preso Nainggolan. E non Eriksen, Hakimi, Vidal, Lukaku, Barella eccetera. Inutile negare però che Juve-Inter con Conte in panchina abbia tutto un altro fascino. Quello della completa e totale sfida tra ex che si sono lasciati male, tra voglia di rivincita e di poter dire “hai visto? Vincevi per meriti miei e io ora ti ho battuto”, che non può non albergare nei due rivali.

E se Conte sembra avere dei conti in sospeso con il presidente Agnelli, quelli che non hanno mai regolato i loro “affari” sono Marotta e Paratici. Che sono stati amici, alleati e che oggi si ritrovano avversari e in competizione, come due estati fa per il colpo Lukaku. Se Fabio corteggia Icardi, Beppe non smette di apprezzare Dybala (che non ha ancora rinnovato). I due non si sono più incontrati e pare che non dovranno necessariamente farlo neanche in futuro: non si sa se ci sia del rancore ma certo non sembra esserci simpatia.

Ma questo è il “derby” di Barella, uno che in molti paragonano al Conte juventino ma che invece sembra essere la nuova faccia di un nero-azzurro anche in chiave Italia. Quando con Diletta Leotta su DAZN disse: “Chiellini è la mamma della Nazionale” non è chiaro se Bonucci ci sia rimasto male, ma è chiaro quale sia il riferimento nello spogliatoio azzurro di Nicolò. Quel Giorgione che, seppur combattente, non è eterno e cederà presto la sua corona. Non è che tra Bonucci e Barella c’è anche una sfida silenziosa perché tutti e due vogliono essere il nuovo Principe azzurro?

Sul campo e col 2-1 di San Siro il predestinato Pirlo è il favorito per passare. Ma c’è comunque da osservare perché le sfide di Coppa Italia fra Inter e Juventus negli ultimi anni si sono infuocate e hanno regalato molte polemiche: frutto di dispute agonisticamente molto accese e di antipatie eternamente presenti. Qualcuno ricorderà il 3-0 della Juve all’Inter a Torino il 3-0 dell’Inter alla Juve a Milano del marzo 2016, con la qualificazione decisa solo ai rigori in favore di Allegri. Partita famosa perché i calciatori dell’Inter erano quasi in autogestione e lasciarono in panchina Icardi, rimontando tre reti ai campioni d’Italia.

Stavolta Conte dice che “serve l’Inter perfetta”. Per Pirlo: “la Finale è da raggiungere a ogni costo”. Salvo colpi di scena non dovrebbero squalificare Lukaku, pare che l’indignazione da pancia social non possa tradursi in un ulteriore stop. Ci faranno sapere. Nonostante l’ennesimo attacco a suo zio sarà della partita - se Pirlo ritiene - anche Buffon. Però per carità, Gigi, tieni la bocca chiusa. Ma anche se per tutti i motivi sopra elencati questa semifinale pesa molto più di quanto non faccia un Derby d’Italia, ciò che è evidente è che Conte, Agnelli, Paratici e Marotta risolveranno le loro questioni solo con la conquista dello Scudetto.

Da una parte la Juve che vuole il “decimo”. Dall’altra quello che per Conte, l’Inter e il calcio italiano potrebbe essere l’inizio di una nuova Era. Il tutto verosimilmente - e Milan permettendo - potrebbe finire il 16 maggio alle 22.50 più recupero: triplice fischio di Juventus-Inter. Penultimo turno di Serie A, giornata 37 su 38. Ai più maliziosi non saranno sfuggite le parole di Galante: uno che di cose sul calcio ne ha da dire... davanti a un brandy e con dietro un caminetto potrà raccontare che ha visto Ronaldo giocare in Serie A e perdere uno Scudetto contro Torricelli. O che Iuliano era libero di abbattere il Fenomeno in area senza che all’Inter venisse fischiato rigore. “Non ho bellissimi ricordi”, ha detto a Radio 24 a proposito di uno Juve-Inter Scudetto. Dategli torto.

 

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