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E SE CRISTIANO SE NE VA...

TACKLE DURO – Il derby dei media sull’addio di Cristiano Ronaldo

BOLOGNA, ITALY - MAY 23: Juventus player  Cristiano Ronaldo during the Serie A match between Bologna FC and Juventus at Stadio Renato Dall'Ara on May 23, 2021 in Bologna, Italy. (Photo by Daniele Badolato - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

La panchina nella gara decisiva per la Champions è stata la spia che qualcosa tra Cristiano e la Juve si sia rotto, ma già dal sabato su Repubblica si leggeva che la sua partenza sarebbe stata una “benedizione”

Redazione DDD

di Roberto Dupplicato -

I titoli di coda così amari non ce li aspettavamo, Cristiano Ronaldo in panchina per 90 minuti a guardare i suoi compagni segnare: lui, fermo lì a 29 gol in campionato. Andrea Pirlo non gli concede neanche un minuto, neanche una chances quando ormai le maglie le rossoblù sono belle larghe. Nada de nada. Il tutto dopo la sostituzione con l’Inter, insomma: qualcosa si è rotto. La notizia era stata data in tempo reale da Alessandro Bonan a Sky Calcio Show: nessuno ci credeva, ma Cristiano Ronaldo resta fuori. All’inizio, si dice, per “scelta tecnica”. Poi la contraerea mediatica juventina parte all’attacco e no, “scelta condivisa”. I maligni malignano che Cristiano si senta stanco e si tiri indietro, magari si vede già fuori dal progetto e quindi non gli interessa lottare per il posto in Champions. Bomba, che esplode sui social, radio e tv.

 Tackleduro: la rubrica

L’antipasto lo avevamo letto, increduli, sabato mattina su La Repubblica. Addirittura per una parte della Juventus, quindi si parla proprio di voci interne alla società, per non dire proprietà, “la partenza di Cristiano Ronaldo sarebbe una benedizione”… Eh già, Cristiano costa 31 milioni netti all’anno alle casse della Juve, un’enormità, soprattutto in tempi di ristrettezze post pandemia. Lui se ne esce su Instagram con un post misterioso in cui ripercorre i numeri della sua carriera e i trofei vinti anche in Italia, e intorpidisce il dibattito. Il giorno prima aveva messo una sua faccia con l’indice sul naso, a zittire tutti e forse anche le voci di un addio. Ora che Champions gli è garantita per lasciare Torino serve solo qualcuno che almeno pareggi l’ingaggio dei bianconeri. Questo non è facile e certo non sembra possibile a oggi il ritorno in Portogallo allo Sporting. Solo il PSG sarebbe quindi la destinazione naturale per il Re, oppure USA, Qatar, Polinesia. Nel suo post quel “grazie per il viaggio” sembra proprio un addio, mentre un altro indizio che allontana CR7 ce lo dà la Gazzetta che spara Allegri come nuovo, si fa per dire, allenatore della Juventus. Un Ritorno al Passato che non porta buoni ricordi a Cristiano.

I tifosi sono spaccati in varie correnti: Cristiano è sempre Cristiano ma il tempo passa pure per lui, lo scatto è meno bruciante, il dribbling riesce meno. Il fisico non si discute ma le performance sì. I tifosi si domandano “uno come Cristiano come lo sostituisci, e con chi?”. Non lo sostituisce un uomo ma una squadra e la Juve la sua strada forse l’ha già intrapresa. Il paradosso è servito: il numero uno assoluto del campionato che è trattato come un separato, messo in panchina anche se per sua volontà. Una situazione davvero surreale, ma evidentemente la scelta tecnica di Pirlo non è solo una decisione di campo, sembra piuttosto una “scelta” di campo, in linea con la volontà societaria. Cristiano se ne va? Se arrivano i soldi, sembra di sì.

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