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L'EUROPA DOPO I VELENI

TACKLE DURO – Il derby dei media sulle milanesi in Champions

TACKLE DURO – Il derby dei media sulle milanesi in Champions - immagine 1

Visto quello che è successo in campionato almeno possiamo consolarci con il grande calcio europeo, perché parlare di Serie A dopo quanto accaduto sarebbe inutile, tanto ormai vale tutto, anche che “il vantaggio sul rigore non si dà mai”

Redazione DDD

di Roberto Dupplicato -

Speriamo che almeno in Europa riusciremo a ritrovare la gioia di vedere una partita senza i veleni del campionato italiano, dove gli arbitri non danno il vantaggio alla squadra che segna, dove non si fanno ripetere i rigori con i giocatori in area, e dove si parla a sproposito di un presunto - e folle - fallo di mano. Mai citato da Orsato mentre parla con Cristante ma che ieri era su tutti quei giornali che hanno informato male, perché la regola sul tocco di mano è cambiata a luglio. E visto che sul Corriere dello Sport oggi in prima pagina c’è l’analisi dal titolo “Così si falsa il campionato” è il caso di lasciare stare l’Italia e guardare all’Europa. Perché abbiamo capito, dai… troppe volte abbiamo visto questi B movie all’italiana per non conoscerne l’epilogo. Come per l’audio di Pjanic: non lo registriamo, non lo archiviamo, cioè c’è ma non c’è, spiace. Ora fuori o chiamiamo la sicurezza. Ce ne andiamo.

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Juve-Roma è ancora nella bufera ma non tutti i giornali ne parlano già più, l’argomento viene dimenticato, perde peso nella gerarchia delle notizie e si deve trattare di calcio giocato, le formazioni Champions! “The Chaaaaaaampiooooooons!”. “Basta polemiche”, come dicono quelli che Adani su Twitch chiama “i servi” che “saranno sempre servi perché scelgono di esserlo”. “Bassiamo i toni”, diceva Mou quando ancora aveva la forza di polemizzare contro il sistema invece di accontentarsi dei complimenti di Allegri. Fa bene quindi la Gazzetta ad aprire con la Champions, che domenica è lontana e non c’è spazio per l’approfondimento quando hai 40 pagine da riempire al giorno, giusto titolare sullo Sheriff che incombe: anche perché le milanesi si giocano tutto, sapete? Col Milan a Porto e l’Inter contro la squadra sconosciuta che ha battuto il Real Madrid. È l’attualità (È la stampa, bellezza!) basta parlare di quello che è stato: W la Champions.

E visto che se si parla di Milano non si può non pensare a Mauro Icardi, oggi al PSG ma forse ancora in città per le note vicende di cronaca rosa che lo starebbero riguardando in questi giorni. Non sarà in campo, come spesso gli capita, ma a 29 anni e senza l’ingombrante agente forse c’è una nuova carriera nel futuro di Maurito: dovrà scegliere da solo ma va detto che un ritorno a Milano sembra improbabile, più facile parlare di un’avventura nuova. Anzi New-Castle, il club della proprietà più ricca del mondo da domenica ufficialmente al timone. Il fondo Pif vorrebbe investire per portare i Magpies tra le leggende del calcio europeo e, magari, potrebbe cominciare di pensare a sbagliare partendo proprio dall’acquisto di Icardi. Grande goleador ma uomo un po’ troppo egoista in campo e, forse , non proprio il primo rinforzo da mettere in uno spogliatoio se vuoi vincere in Europa.

Visto? Si è riusciti a non parlare di quel gol annullato senza motivo e del rigore non ripetuto: che bella la vita nel giardino dei mini pony, evviva la caramellosa narrazione mainstream che prova a soffocare la ragione. Evviva gli unicorni, evviva la Champions!

 

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