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TACKLE DURO – Il derby dei media sullo Scudetto avvelenato dagli arbitraggi

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Dopo che Sozza non ha visto un fallaccio di Skriniar su Kvara al Napoli hanno dato due rigori e all’Inter hanno tolto un gol regolare per un fischio anticipato. E venerdì c’è Napoli-Juve, soffierà il vento del nord?

Redazione DDD

di Roberto Dupplicato -

Il vento del Nord esiste e soffia tutti gli anni? Basta guardare l’albo d’oro per notare che negli anni ’80 hanno vinto uno scudetto Roma, Juve, Napoli, Verona, Inter, Milan e Sampdoria. Dopodiché il tricolore è stato un affare esclusivo di Inter, Milan e Juventus. Non sono bastate la Roma di Salah, Totti, Alisson. Non è bastato il Napoli delle meraviglie di Maurizio Sarri e i suoi 91 punti. Alla fine vincevano #sempreloro. Spesso la Juve, a volte in modo contestato e punito, ma intanto il vento del nord piegava le bandiere di chi sperava di festeggiare e, invece, doveva stare a guardare le solite scene. Come i rigori dati da Rocchi in Juve-Roma o come la mancata espulsione di Pjanic senza audio degli arbitri. 

Insomma, i fatti sono sotto i nostri occhi ma c’è chi nega l’evidenza

Ci sono i terrapiattisti, i no vax, e pure quelli che tifano per i cattivi nei film. Insomma, nel mondo non tutti possono essere messi d’accordo sulle oggettività anche se gli capitano sotto il naso. Lo vediamo tutti i giorni, quando giornalisti della vecchia scuola che non avevano neanche lontanamente annusato calciopoli, si prodigano a difendere i soliti ignoti pur di negare la loro intelligenza e millenni di evoluzione umana. Non se n’erano accorti allora, non vedono nulla di strano oggi quando tutto il CDA della Juve si è dimesso da un momento all’altro, e predicano di “abbassare i toni”. 

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Dopo il turno dei pareggi beffa per Milan, Inter e Lazio c’è poco tempo per pensare e poi subito in campo: Napoli-Juve si gioca di venerdì come quando Dybala rubò palla a centrocampo e lanciò Higuain, ma erano altri anni, un’altra Juve e un Napoli meno forte e smaliziato. Ma la sconfitta è possibile e il campionato non è chiuso. Saviano dice “cosa temo? Che si metta in moto la grande macchina che spinge le squadre del Nord”. Lui è il più grande intellettuale d’Italia, ma ognuno può decidere se ascoltare lui o Young Signorino o la Trap.

C’è anche Dzeko che ride per un controllo sbagliato di Lukaku, come a rimarcare che con lui in campo l’Inter giochi meglio. A rigirare il coltello nella piaga c’è anche Mauro Cinbonbon Icardi, che in Turchia segna un gol inutile al minuto 100 e si mette a festeggiare manco avesse vinto il Mondiale con l’Argentina, lui che poteva esserci e che invece, per il suo carattere e per la sua scarsa voglia di giocare a calcio coi compagni, è rimasto a guardare mentre si accontenta del grande ingaggio che solo un calcio periferico gli può garantire. Ha fatto rosicare qualche interista, ma va detto che quelli che ancora rimpiangono Icardi sono da comprendere e abbracciare e non c’è ironia da fare su di loro.

Poi ci sono quelli che discutono se l’errore di Sacchi sia uguale a quello di Serra in Milan-Spezia ma davvero, non si può cercare di capire tutto. Però c’era chi non voleva fermare Serra e ora chiede uno stop per Sacchi. C’era Inzaghi che aveva detto “miglioreremo quando non parleremo di arbitri” e dopo quattro giorni si è arrabbiato per il 2-2 di Monza. Sulla Gazzetta c’è un ultimatum a Lukaku con il titolo “il tempo è finito”. Si parla anche di De Ketelaere, da un belga all’altro visto che viene “bocciato” il mercato del Milan per lui e per Origi. Sul Corsport si riapre la faida tra Spalletti e Allegri, visto che già un anno fa furono scintille mentre si dà notizia di un nuovo stop di Romalu Lukaku (non è un refuso). Su Tuttosport la carica di Chiesa e Di Maria. Alla Juve serve un miracolo, hai visto mai…

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