Non più magiche notti d'Oriente, da oggi si è vere e proprie stelle negli Usa. Il Mondiale per Club promette di sfidare tra loro le squadre più forti del pianeta, provenienti da ogni continente: c'è l'Europa, ovviamente il Sudamerica, l'Oceania, nonché la più forte squadra araba del momento: l'Al-Hilal. Saranno loro a dover mostrare al mondo intero i grandi miglioramenti del calcio saudita, dato che saranno gli unici a rappresentarlo. La squadra di Simone Inzaghi, però, è chiamata ad un compito non semplicissimo: nel girone, infatti, affronterà il Real Madrid, i messicani del Pachuca ed il Salisburgo.
La nuova sfida
Al-Hilal, missione rivincita: ora sfida il mondo intero

Il confronto con il Real potrebbe rivelarsi a senso unico in favore degli spagnoli, chiamati, tra l'altro, a riscattare una stagione da favoriti con zero titoli conquistati. Il Pachuca, però, non è così ben attrezzato tecnicamente come l'Al-Hilal, il che potrebbe rendere decisivo il match contro il Salisburgo, che quest'anno ha concluso il campionato austriaco al secondo posto, alle spalle dello Sturm.
L'Al-Hilal nelle competizioni intercontinentali
—L'Al-Hilal ha partecipato in precedenza alle edizioni del 2019, 2021 e 2022. Nel 2019 ha concluso la competizione al quarto posto dopo aver battuto l'Espérance, prima di perdere in semifinale contro il Flamengo 3-1. E, nella sfida per il terzo posto, gli arabi sono stati sconfitti ai rigori del Monterrey. Destino analogo nella loro seconda partecipazione, in cui si sono piazzati nuovamente al quarto posto, in cui è stata decisiva la sconfitta con il Chelsea per 1-0.
Nel 2022, però, l'Al-Hilal ha sfiorato l'appuntamento con la storia. La manifestazione per gli arabi ha avuto inizio nel secondo turno preliminare, in cui hanno affrontato il Wydad Casablanca, superandolo ai calci di rigore e guadagnando l'accesso in semifinale. Così, l'Al-Hilal affronta il Flamengo, con i brasiliani che partono senz'altro favoriti. Grazie ad una prestazione magistrale, però, gli arabi affondano il colpo rifilando tre reti al Mengão raggiungendo per la prima volta nella loro storia la finale della Coppa del Mondo per Club.
All'ultimo anno c'è il Real Madrid, fresco vincitore della Champions League. Stavolta, per i sauditi non c'è storia. Risultano decisive le doppiette di Federico Valverde e Vinicius, oltre al gol del solito Karim Benzema. Nonostante le cinque reti incassate, gli arabi riescono comunque a segnare tre gol grazie, soprattutto, alla doppia firma dell'argentino Luciano Vietto. Il match termina 5-3, e Ancelotti guadagna il terzo successo al Mondiale per club, raggiungendo Pep Guardiola in testa a questa speciale classifica.
Visualizza questo post su Instagram
Il grande investimento dell'Al-Hilal
—Com'è ormai ben noto, il movimento calcistico arabo è in forte ascesa. I principali club del Paese, ricchissimi, offrono contratti irripetibili alle migliori stelle europee, e da poco anche agli allenatori. Cifre da tenere in considerazione e che, soprattuto, rendono idea dello strapotere economico dell'Al-Hilal sono quelle relative ai calciatori più pagati di questo Mondiale per Club. Secondo le stime di Qui Finanza, i primi sei posti della classifica sono occupati da calciatori dell'Al-Hilal, tra cui tanti ex Serie A. In prima battuta c'è Kalidou Koulibaly con 34 milioni di euro netti, ed alle sue spalle si piazzano l'ex Lazio Milinkovic-Savic (24,5 milioni), Mitrovic (24 milioni), Malcom (17,6 milioni), Ruben Neves e Joao Cancelo, rispettivamente con un guadagno di 16,9 e 15 milioni di euro.
Soltanto dal settimo posto in poi troviamo calciatori di campionati europei. Il settimo blocco è occupato da Kylian Mbappé (che guadagna 15 milioni al Real Madrid) e subito dopo leggiamo il nome di Harry Kane. Messi, invece, è agganciato alla top dieci insieme a Mohammed Salah, con un ingaggio stimato di 11.8 milioni di euro.

La rivincita sul Real Madrid e la sfida al mondo intero
—Con una rosa, ed un allenatore, reduci dal calcio europeo ad altissimo livello l'Al-Hilal è pronto a prendersi la sua rivincita contro il Real Madrid. Non sarà semplice, date tutte le stelle che può schierare in campo contemporaneamente la squadra di Xabi Alonso, ma l'ultima parola spetta sempre al campo. Non c'è dubbio che l'Al-Hilal punterà quantomeno a superare il girone per strappare il pass verso gli ottavi di finale, portando in alto la bandiera del calcio arabo. D'altronde, il soprannome del club è Al-Zaʿīm (significa "il Leader"), che deriva dal fatto che questa società è la più titolata del paese e, da oggi, rappresenterà un intero movimento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA