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Il ritorno di Neymar in Nazionale è uno dei temi che tiene banco in Brasile, così come nel resto del mondo calcistico. Tra pochi giorni saranno due anni dall'ultima presenza dell'attaccante coi verdeoro. Infortuni (tra cui l'ultimo rimediato a settembre al retto femorale destro), problemi extra-campo e scelte diverse di convocazione sono i vari motivi della lunga assenza di O Ney tra le fila della Selecao.
A causa dei costanti problemi fisici, il feeling col Ct Carlo Ancelotti di fatto non ha mai avuto modo di scattare. Ma il tecnico italiano vuole lasciare una porta aperta per un possibile ritorno del fuoriclasse. "Quando Neymar è in forma, è in grado di giocare per qualsiasi nazionale e per qualsiasi squadra del pianeta", ha sottolineato Ancelotti durante la conferenza odierna, prima dell'amichevole contro il Giappone.
Un elogio notevole dunque nei confronti del talentuoso attaccante, che dunque potrebbe essere ancora in tempo per rientrare tra i convocati al Mondiale 2026. Per Neymar, miglior capocannoniere all-time del Brasile, quella dell'anno prossimo è senza dubbio l'ultima possibilità di partecipare ad un rassegna iridata.
E Ancelotti detta un tempo massimo per la scelta: marzo, che sarà l'ultima pausa Nazionali della stagione. Quindici giorni, come sottolinea anche l'allenatore del Brasile, fondamentali per stabilire lo zoccolo principale dei convocati: "La squadra di marzo potrebbe essere praticamente la stessa che andrà ai Mondiali. Vogliamo vedere come si inseriscono alcuni giocatori, ma l'idea è che il gruppo prenda forma da lì".
Ancelotti dal suo canto vorrebbe essere il primo Ct a vincere un Mondiale con una squadra diversa dalla propria nazionalità. "Il mio obiettivo è dare il massimo per la nazionale brasiliana e vincere i Mondiali. C'è sempre una prima volta. La squadra ha le qualità per giocare un bel calcio. Ci sono tante qualità individuali, ma queste si devono unire con il lavoro di squadra e il movimento senza palla".
Un Neymar tirato a lucido potrebbe sicuramente dare un contributo importante. E prendersi una rivincita personale vista la propria storia, mai veramente positiva, ai Mondiali. Nel 2014, a casa sua in Brasile, O Ney ha fatto grandi prestazioni nel girone, ma un infortunio ai quarti gli ha impedito di prendere parte alla semifinale alla storica semifinale che i verdeoro hanno perso 7-0 contro la Germania. Nel 2018 e nel 2022, nonostante qualche gol messo a referto, non è mai riuscito a superare lo scoglio dei quarti di finale.
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