Il calcio argentino è stato scosso nelle ultime ore dalle confessioni della compagna di Brian Fernández, 28enne attaccante del Colón. Il calciatore da anni è dipendente dalla cocaina e la situazione pare si sia aggravata passo dopo passo.
LA LOTTA CON LA TOSSICODIPENDENZA
Argentina, il dramma di Brian Fernández. La compagna: “È dipendente dalla cocaina. Vengono a casa e…”
Sempre peggio...
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Dopo vari prestiti tra Argentina, Francia e Cile (Sarmiento, Metz, Unión La Calera), Fernandez si è trasferito dal Racing Club al Club Necaxa nell'estate 2018.
Una stagione più che positiva in Messico, con un bottino di 18 reti e 5 assist in 32 presenze complessive. L'ottimo rendimento in campo ha suscitato l'interesse del Portland Timbers, che rileva l'attaccante argentino nel maggio 2019 per 9 milioni di euro. Anche in MLS Fernández si fa notare per le sue qualità tecniche e il suo fiuto del gol (15 gol in 23 presenze), ma nel novembre 2019 si vede sospendere il suo contratto con la franchigia dell'Oregon per violazioni nel "programma sulle dipendenze".
Già schiavo della cocaina, per l'argentino inizia un calvario drammatico. Tornato in Argentina, i problemi con la tossicodipendenza gli causano la sospensione dal Ferro Carril Oeste e dal Deportivo Madryn. Anche al Colón la situazione non è migliorata, con i continui tentativi di disintossicarsi andati in fumo.
La famiglia, scossa e preoccupata per le sue condizioni, decide per il ricovero presso un ospedale neuropsichiatrico per un crollo psicotico. Nel mese scorso Fernández si è assentato dagli allenamenti con il Colón sparendo nel nulla. La macchina, utilizzata nell'ultimo periodo ma non di sua proprietà, è stata ritrovata abbandonata con i vetri rotti e sprovvista di uno pneumatico.
La modella e compagna del calciatore, Araceli Fessia, disperata per il dramma che Fernández sta vivendo, ha confessato: "Brian oggi è con la sua famiglia, dove si sente a suo agio. Stiamo aspettando che accetti il trattamento, lo deve fare di sua spontanea volontà. Questo mese mi ha detto che non vuole i ricoveri e che sta peggiorando sempre di più. Si tratta di una questione molto complessa, ovviamente nessuno vuole che Brian continui così. Io e sua madre abbiamo pianto insieme. Cerchiamo di aiutarlo costantemente".
Continua Araceli: "Brian consuma cocaina. Non ho mai sporto denuncia perché mi è capitato che gli spacciatori si presentassero alla porta di casa mia per vendergli la cocaina. Ci sono persone che vogliono guadagnare grosse cifre e lo invitano a consumare la droga. Sto con lui da otto anni e sono tre anni che combatto".
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