Il ct dell'Argentina, Lionel Scaloni, ha parlato della possibilità di vedere Messi al Mondiale del 2026. Per Di Maria, invece, l'avventura con l'Albiceleste è giunta al termine
Inutile girarci intorno, la possibilità di vedere o meno Lionel Messi giocare il suo ultimo Mondiale nel 2026 tra Stati Uniti, Canada e Messico è tema di grande interesse e discussione. Ai prossimi Mondiali la Pulce avrà 39 anni, ma non sarà certamente l'età a fermare l'ultimo ballo di Messi alla più importante competizione per Nazionali. Messi, in cuor suo, ha una voglia matta di rappresentare la sua Argentina al Mondiale 2026, lui che nella notte di Doha ha alzato al cielo la terza Coppa del Mondo a distanza di 36 anni dall'ultima volta.
L'attuale ct dell'Argentina, Lionel Scaloni, nel corso di un'intervista con D-Sports dalla sua casa a Maiorca, ha parlato del futuro di Messi con l'Albiceleste. Ecco le sue dichiarazioni: "Se Messi ci sarà al Mondiale 2026? La prima cosa da dire è che sia lui che i suoi compagni sono consapevoli che manca ancora discreto tempo. La voglia di giocare il Mondiale ce l’ha lui e ce l’hanno tutti, ma garantirlo adesso è qualcosa che bisogna lasciare al tempo. Bisogna vedere come si arriva. Lui sa molto bene tutto quello che pensiamo noi, è il più intelligente di tutti".
Di Maria-Argentina, storia chiusa
—
Scaloni è poi passato a chiarire la situazione riguardo ad Angel Di Maria, con "El Fideo" che ha ormai chiuso la sua avventura con l'Argentina. Lo stesso ct ha spiegato a chiare lettere: "Quando ho parlato l’ultima volta con lui, è stato chiarissimo. Come ha detto lui, è una fase ormai chiusa. E, aggiungo, si è conclusa nel miglior modo possibile. Se avessi dovuto scrivere il suo film, il suo libro, la sua storia calcistica, non credo che l’avrei scritta meglio di come è finita. È stata una decisione pensata e matura".
Scaloni ha concluso con l'affermare che il giorno in cui lascerà il timone dell'Argentina sarà il giorno più triste della sua vita: "Pensare a quando smetterò è difficile. Il giorno che succederà, perché prima o poi me ne andrò dalla Nazionale Argentina, sarà il giorno più triste della mia vita. Essere in questo posto è un sogno. Quando non avrò più voglia, dovrò andarmene. Per ora sto bene".