Arsenal-Brentford nel turno infrasettimanale di Premier League: la carta d'identità del Derby di Londra
Nuovo turno di Premier League ed immancabile "London Derby". Nella quattordicesima giornata del campionato inglese, a sfidarsi saranno l'Arsenal di Mikel Arteta ed il Brentford. Il match è in programma all'Emirates Stadium, con fischio d'inizio alle ore 20:30 italiane. Andiamo a scoprire le "carte d'identità" delle due squadre londinesi.
Arsenal-Brentford, la "carta d'identità" del Derby di Londra
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L'Arsenalcomanda la classifica della Premier con 30 punti, frutto di nove vittorie e tre pareggi. L'unica sconfitta dei Gunners risale al 31 agosto, in casa dei campioni in carica del Liverpool. Il Brentford, invece, è attualmente dodicesimo con 19 punti raccolti nelle prime tredici giornate. Prosegue il cammino altalenante delle "Bees", che nelle ultime cinque partite hanno alternato 3 vittorie e 2 sconfitte.
Focus sulle "carte d'identità" delle due squadre: l'età medià della rosa dell'Arsenal è di 25,8 anni; più bassa quella del Brentford che ha un'età media di 24,9. Nella rosa dei Gunners sono presenti ben 18 Nazionali e 17 stranieri, in quella degli ospiti 13 Nazionali e ben 22 stranieri. Tra gli inglesi spiccano l'ex capitano del Liverpool Jordan Henderson e Lewis-Potter.
Arsenal-Brentford, il focus: età media e nazionalità dei calciatori
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La "colonia" inglese dell'Arsenal è composta da big del calibro di Rice, Saka ed Eze, ma la rosa è ricca di calciatori stranieri a partire dalla porta con gli spagnoli Raya e Kepa. In difesa c'è anche il nostro Riccardo Calafiori, insieme al francese Saliba e all'olandese Timber. Spiccano altri due spagnoli anche a centrocampo (Zubimendi e Merino), mentre la Germania è rappresentata da Kai Havertz. Altri due big sono brasiliani (Gabriel e Martinelli), mentre la punta di diamante è lo svedese Gyokeres.
È molto eterogenea anche la rosa del Brentford, dagli irlandesi Kelleher e Collins al norvegese Ajer, fino al danese ed ex Sampdoria Damsgaard ai due brasiliani Igor Thiago e Gustavo Nunes. Una delle stelle, infine, è Dango Ouattara del Burkina Faso.