Aston Villa, Emery: “Alle 15:30 fa già buio, mancano le luci nel nostro centro sportivo”

Buon momento per l'Aston Villa di Unai Emery. I Villans, dopo l'ottima scorsa stagione culminata con il quarto posto in Premier League e la qualificazione in Champions League, sono partiti a spron battuto. Sono 14 i punti conquistati in 7 partite in campionato, media di 2 punti a partita.

L'Aston Villa ha ottenuto 4 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta. Percorso netto fino a questo momento in Champions League, con Watkins e compagni che hanno battuto Young Boys e Bayern Monaco. Dopo la sosta per le nazionali i Villans se la vedranno contro il Fulham al Craven Cottage alla ripresa del campionato. Nel frattempo, Unai Emery ha concesso una lunga intervista a TVE, nel corso della quale ha espresso il suo punto di vista sull'esperienza in Inghilterra.

Aston Villa, le parole di Emery

"All'interno del club andiamo tutti nella stessa direzione. Sono a capo di un progetto che parte dalla mia figura di manager e con Damià Vydegart, Monchi e tutti i tecnici cerchiamo di coprire quante più cose possibili. Io sono quello che mette insieme i pezzi, possiamo coniugare gli obiettivi di affrontare sfide importanti in Europa con le esigenze della Premier League", ha detto Emery.

Curare ogni minimo dettaglio risulta di fondamentale importanza per lo sviluppo del progetto Aston Villa. Lo stesso Emery ha riconosciuto che c'è un problema da risolvere per quanto riguarda il centro sportivo del club: "Quando lasci il tuo Paese tutto cambia, come il cibo e gli orari. Qui in Inghilterra è difficile allenarsi il pomeriggio e infatti in questo centro sportivo non ci sono luci per illuminare i campi. Noi vogliamo però installarle perché, soprattutto adesso con la Champions League, dobbiamo allenarci alle 17, alle 18 e in inverno qui alle 15.30 fa buio".

Emery si è posto l'obiettivo di continuare su questo percorso di crescita alla guida dell'Aston Villa. E tutto parte da una filosofia di gioco ben delineata: "Quando inizi a vincere tendi a ricercare la competitività e vuoi che i tuoi giocatori siano i migliori al mondo. Ricerchi quel livello dove sei capace di battere una squadra che è più forte di te e dove sei capace di non farti sorprendere da una squadra inferiore".