Il derby

Atletico e Getafe, l’altro volto del derby di Madrid

Correa
L'Atletico Madrid ed il Getafe, due facce anime e due storie differenti nel calcio della capitale: la storia di una (non) rivalità.
Luca Paesano
Luca Paesano Redattore 

Si ritorna in campo con la Copa del Rey, ed il programma dei quarti di finale mette subito sul piatto il derby in salsa madrilena tra l’Atletico e il Getafe. Se a rubar l’occhio è sempre il confronto stellare tra Colchoneros e Galacticos, pur sempre suggestive sono le partite e le storie che coinvolgono le altre due facce della città di Madrid: il Rayo Vallecano e il Getafe. Sono infatti ben quattro le squadre della capitale che negli ultimi anni sono protagoniste nel massimo campionato spagnolo e tra queste esistono incastri e rapporti che si misurano su scale completamente differenti.

Simeone Atletico Madrid

Atletico Madrid-Getafe, storia di una (non) rivalità

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Il Getafe, come anche le altre squadre minori della città di Madrid, tra cui in primis Rayo Vallecano e Leganes, ha altro da raccontare rispetto alle storie vanagloriose di Atletico e Real. Sono le squadre dei quartieri, fuori dalle logiche di trionfi e campioni. Sono realtà ben più modeste che provano con onore e orgoglio a ritagliarsi uno spazio nel calcio spagnolo.

E in più, c’è un fattore determinante che spiega perché tra Atletico Madrid e Getafe, nel nostro caso, la rivalità tra le due squadre non sia poi così avvertita. Se i Colchoneros rappresentano una delle prime squadre spagnole, fondata nel lontanissimo 1903, il Getafe è al contrario una realtà molto più giovane. Una prima società nacque intorno agli anni ’20, per poi essere rifondata nel dopoguerra e successivamente nel 1983. Ed è solo da lì che nasce la storia dei blu di Madrid, che prima di arrivare alla prima divisione spagnola hanno atteso praticamente un ventennio.

Yellu Santiago Samuel Lino

L’ascesa del Getafe: un ventennio in Liga

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Gli Azulones sono la più piccola e recente delle realtà della capitale, insediatasi ormai stabilmente in Liga da ormai venti anni. Dopo la storica prima promozione ottenuta nella stagione 2004/2005, il Getafe è retrocesso in Segunda Division solamente una volta, al termine della stagione 2015/16. Dopo la promozione immediata, negli anni successivi gli Azulones hanno vissuto un incredibile exploit che li ha portati anche a guadagnarsi la qualificazione all’Europa League nel 2018/19.

La storia recente del club madrileno ha un volto e un nome: José Bordalás. L’allenatore spagnolo è il deus ex machina che ha rilevato la formazione dopo la retrocessione e l’ha portata in Europa appena 3 anni dopo. Alla guida degli Azulones ha vissuto momenti di alti e bassi, attraversato periodi di crisi e vissuto grandi emozioni. Come quelle di battere il Real Madrid o il Barcellona, ma mai l’Atletico Madrid.

Bordalas Getafe

Atletico Madrid-Getafe, i precedenti del derby della capitale

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I precedenti della sfida sono tutti in nettissimo favore della squadra di Simeone. Su 44 incontri totali tra Atletico Madrid e Getafe, i Colchoneros ne hanno vinti 29 e pareggiati 11. Dall’altro lato, sono appena 4 i successi ottenuti dagli Azulones nella propria storia.

Per risalire all’ultimo trionfo della formazione di Bordalás bisogna tornare indietro di 13 anni, al 6 novembre 2011, quando il Getafe si impose per 3-2 al Coliseum Alfonso Perez. Da allora, il bilancio è un disastro totale. Nei successivi 26 incontri, l’Atletico ha ottenuto 21 vittorie e 5 pareggi, segnando 42 reti e subendone appena 8. Dopo essere uscito imbattuto dal Metropolitano sia nel 2022/23, pareggiando 0-0, sia lo scorso anno, con uno spettacolare 3-3, gli Azulones si sono arresi al gol di Sorloth nel match di andata di questa stagione de La Liga.

Sorloth

Sono solamente due, invece, gli incroci tra le due squadre in Copa del Rey. Per rintracciarli bisogna tornare indietro di oltre un decennio, quando Atletico Madrid e Getafe si sono incontrate nel doppio scontro valido per gli ottavi di finale della coppa spagnola. Ai Colchoneros bastò il 3-0 firmato da Diego Costa (doppietta) e Filipe Luis al Vicente Calderon, allora stadio dei rojiblancos, per ipotecare il passaggio ai quarti. Inutile lo 0-0 del ritorno per il Getafe.

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