DERBY AL METROPOLITANO

Atletico-Real, il derby di Madrid più sbilanciato degli ultimi anni

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Il Real Madrid è nettamente favorito al Metropolitano contro un Atlético con molti dubbi e invischiato nel caso Griezmann

Redazione DDD

Mai in questi anni il derby di Madrid si è presentato a priori così sbilanciato come questa domenica alle 21 al Metropolitano. Il Real Madrid ci arriva così: otto partite ufficiali e otto vittorie: la Supercoppa Europea, cinque in campionato e due in Champions League. L'Atlético, invece, è già indietro di cinque punti in campionato e ha appena perso in Germania nella seconda giornata della fase a gironi contro il Bayer Leverkusen, classe media europea

E oltre i numeri ci sono le sensazioni

I bianchi sembrano legati alla vittoria, che riescono a conquistare in qualunque modo giocano. L'esempio più lampante è mercoledì contro il Lipsia. La squadra ha giocato tra il cattivo e il mediocre, è stata in molti momenti dominata dai tedeschi ma è riuscita a vincere con una doppietta negli ultimi dieci minuti.

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Il grande dubbio del Madrid per il derby è la presenza o meno di Benzema. Il francese si è infortunato a Glasgow nei primi minuti contro il Celtic e da allora non ha più giocato. L'idea di Ancelotti è di non rischiare. Il Real Madrid ha avuto una buona notizia ieri giovedì al riguardo. Deschamps non ha convocato Benzema per le partite della Nations League. Il Real temeva che il francese non giocasse il derby per precauzione e finisse per rischiare di giocare con la sua nazionale piuttosto che con il club. Se Benzema non gioca, tutto indica che Rodrygo potrebbe essere il numero nove, come è successo contro il Lipsia. La scommessa di Eden Hazard sembra aver perso forza.

Vista la forza dimostrata dal Madrid, l'Atlético entra nel derby con molti dubbi nella formazione. In questo momento l'undici iniziale è un enigma che interessa diversi giocatori. I colchoneros hanno giocato poche buone partite in questa stagione e il caso Griezmann sembra avvelenare la situazione. Per la prima volta Simeone e le sue decisioni sembrano messe in discussione dalla dirigenza del club, cosa che non accade tra i tifosi, che adorano l'argentino e lo mettono sullo stesso piedistallo di Luis Aragonés.

Il tecnico argentino ha assicurato dopo la sconfitta contro il Leverkusen che con Griezmann la sua squadra gioca meglio. Il francese non è titolare e compare in tutte le partite dopo 60 minuti perché il club glielo ha imposto per motivi economici. I rojiblancos devono pagare al Barcellona 40 milioni della clausola se il francese gioca più del 50% dei minuti. Quando si chiede a Simeone perché Griezmann giochi così poco, la sua risposta è concisa: "Sono un uomo di club". Al di là del caso Griezmann, si rileva che tra i vertici del club e Simeone c'è una certa distanza. L'argentino è l'allenatore più pagato al mondo (25 milioni) e i suoi approcci difensivi iniziano a stancare.

Il Real ha perso solo una volta al Metropolitano, ma era la scorsa stagione (1-0, il 9 maggio), con la squadra che aveva già vinto il campionato la giornata prima contro l'Espanyol. L'Atlético stava cercando di assicurarsi la sua presenza in Champions League e di impegnarsi di più. Era il derby in cui non voleva fare il pasillo d'onore ai rivali del Real.

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