Portogallo

Benfica-Sporting Lisbona, top XI all-time a confronto: chi vincerebbe per l’IA?

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Dal talento di Cristiano Ronaldo alla potenza di Eusebio, passando per la solidità di Coluna e la classe di Rui Costa. Ecco il derby di Lisbona dei più grandi di sempre
Alessandro Savoldi
Alessandro Savoldi

In questa stagione il derby di Lisbona tra Sporting e Benfica è stato più caldo che mai. Appaiate in vetta al campionato portoghese, il titolo è stato assegnato solo all’ultima giornata. L’hanno spuntata i biancoverdi, ma il duello si rinnoverà domenica alle 18.15 per la finale di Taça de Portugal. In vista della sfida, scopriamo le due top XI di sempre dei due club e chi la spunterebbe secondo l’intelligenza artificiale in un’ipotetica partita tutta da vivere.

La top XI di sempre del Benfica

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Partiamo dal Benfica: tra i pali c’è Bento, 20 anni con le Aguias tra il 1972 e il 1992 e più di 500 partite giocate in maglia biancorossa. Difesa a quattro, con Antonio Veloso, padre di Miguel, a destra: per lui 15 anni al Da Luz. I due centrali sono Germano e Luisao. Il primo è il leader della difesa due volte campione d’Europa negli anni ‘60, il secondo è il grande capitano dello scorso decennio. A sinistra completa la linea un altro storico giocatore del Benfica dei tempi d’oro: Angelo Martins. Terzino completo, era un laterale solido difensivamente e dotato di buona tecnica.

Benfica-Sporting Lisbona, top XI all-time a confronto: chi vincerebbe per l’IA?- immagine 2

A centrocampo c’è ‘O Monstro Sagrado’, 'il Mostro Sacro', Mario Coluna. Leggenda del club, del calcio portoghese e non solo, condivide con Eusebio il titolo di giocatore più forte della storia della società. Al suo fianco, Rui Costa e Pablo Aimar, estremamente raffinati e dotati di grande tecnica. Rui Costa, pur lasciando presto il Benfica, è cresciuto nella società di Lisbona, mentre Aimar ha sostituito il portoghese al momento del suo ritiro, nel 2006.

Passiamo al tridente offensivo: sulla sinistra gioca Nené, ala duttile e in grado di giocare su entrambe le fasce. Primatista per presenze nella storia del Benfica merita sicuramente una maglia da titolare. A destra c’è Antonio Simoes. Simoes è il giocatore più giovane di sempre ad aver giocato una finale di Champions League, a 18 anni e 139 giorni, nel 1962. Per 15 anni è rimasto al Benfica. Il centravanti non può che essere Eusebio, la ‘Pantera (o Perla) nera’. Vincitore del Pallone d’Oro nel 1965 e autore di 473 gol in 440 partite ufficiali con il club, non ha bisogno di ulteriori presentazioni.

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In panchina Bela Guttmann, vincitore delle due Coppe dei Campioni nel 1961 e 1962 e protagonista della storica maledizione che tuttora coinvolgerebbe il Benfica in ambito internazionale. L’allenatore ungherese, contrariato per il mancato riconoscimento di un premio da parte della dirigenza, profetizzò che il club non avrebbe vinto un titolo europeo per 100 anni dopo di lui. Per ora, effettivamente, è andata così.

La top XI di sempre dello Sporting Lisbona

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Passiamo allo Sporting Lisbona. In porta c’è Rui Patricio, al club tra il 2006 e il 2018 oltreché protagonista con la maglia della nazionale a Euro 2016. Difesa a quattro anche per i Leoes. A destra gioca Joao Morais, terzino che decise la finale di Coppa delle Coppe 1964, estremamente prolifico in attacco. I due centrali sono il brasiliano Anderson Polga e José Carlos. Il secondo, particolarmente importante nella storia del club, ha raccolto più di 300 presenze. A sinistra un altro terzino di spinta: Nuno Mendes, attualmente al Psg e uno dei più importanti prodotti del vivaio dello Sporting negli ultimi anni.

A centrocampo c’è Oceano Andrade come mediano, giocatore forte fisicamente e molto intelligente che ha disputato più di 300 partite allo Sporting. La prima mezzala è Joao Moutinho, la seconda è Pedro Barbosa. Entrambi sono centrocampisti molto validi tecnicamente e tatticamente, capaci di gestire la palla e di dettare il ritmo.

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In attacco c’è un giovane Cristiano Ronaldo sulla sinistra. Prima del trasferimento al Manchester United, con la maglia biancoverde ha fatto vedere i primi sprazzi della sua grande classe. Il centravanti è Fernando Peyroteo, attaccante dello Sporting che negli anni ‘40 ha realizzato 559 gol in 354 partite ufficiali, un dato impressionante nonché record mondiale di gol per partita. A destra, invece, Luis Figo, anche lui prodotto del vivaio e leggenda del calcio portoghese. L’allenatore è Joseph Szabo, ungherese anche lui come Guttmann. Negli anni ‘30 e ‘40 guidò la squadra dei Cinque Violini, i cinque grandi attaccanti che in quel periodo dominavano il calcio portoghese. Tra loro c’era anche Peyroteo.

La cronaca di Sporting Lisbona-Benfica secondo l'intelligenza artificiale: il primo tempo

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Il super Derby Eterno inizia con una magia di Eusebio: l’attaccante portoghese, liberato da Aimar al limite dell’area di rigore, controlla e calcia fortissimo di destro. Nulla da fare per Patricio, dopo 5 minuti il Benfica è già in vantaggio. Lo Sporting prova a reagire, colpendo una traversa con Figo dopo una decina di minuti. Le 'Aguias' sono però in controllo della partita e al 28’ ancora Aimar e Costa combinano bene, servendo nello spazio Nené. Solo un miracolo di Patricio evita il raddoppio. A pochi secondi dall’intervallo il primo lampo di Cristiano Ronaldo. CR7 rientra e crossa verso Peyroteo. L’attaccante al volo spara fuori. Il primo tempo, in cui la solidità del centrocampo del Benfica è stata determinante, finisce 1-0.

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La ripresa si apre esattamente come la prima frazione: Coluna recupera palla a centrocampo e serve Rui Costa tra le linee. ‘O Maestro’ di prima trova un corridoio perfetto per Nené, che salta il portiere con lo stop e segna a porta vuota. 2-0 Benfica al 52’. La reazione dello Sporting tarda ad arrivare ma si concretizza al 66’. Joao Moutinho imbuca per Peyroteo, che calcia forte ma centrale. La respinta di Bento è imprecisa e Figo a porta vuota non deve far altro che spingere in rete la palla che riapre la partita.

I ‘Leoes’ sono ancora pericolosi nel finale: prima Peyroteo non trova la porta di testa, poi Ronaldo mette a lato una punizione dal limite. Nel recupero Eusebio chiude la partita. Con lo Sporting sbilanciato la velocità della ‘Pantera Nera’ è letale, Eusebio viene lanciato da Luisao dopo una chiusura difensiva e, a tu per tu con il portiere, non sbaglia. 3-1, triplice fischio e vittoria per il Benfica.