Bielsa contro Scaloni. Uruguay contro Argentina. Le due squadre più in forma del continente si affrontano per un match di Qualificazione ad altissima intensità.
Ci sono partite che vanno oltre il calcio giocato, sfide che racchiudono una storia fatta di rivalità, orgoglio e tradizione. Uruguay-Argentina non è solo una gara di qualificazione ai Mondiali del 2026: è uno dei match più iconici del calcio internazionale, un confronto che ha scritto pagine indelebili della storia del pallone sudamericano. Uruguay e Argentina sono nazioni che hanno nel calcio una parte integrante della loro identità: l’Uruguay, con la sua incredibile tradizione nonostante le dimensioni ridotte del Paese, e l’Argentina, culla di talenti leggendari che hanno segnato epoche intere. Il Clasico del Rio de la Plata è una sfida che richiama il passato glorioso delle due squadre, dalle prime edizioni della Coppa del Mondo agli scontri in Copa America che hanno fatto la storia del calcio sudamericano.
Questa volta il teatro della contesa sarà il vibrante Estadio Centenario di Montevideo, uno stadio carico di storia, dove le due nazionali si sfideranno per la tredicesima giornata del girone di qualificazione. Il fischio d’inizio è fissato per mezzanotte e trenta (ora italiana). L’Uruguay arriva alla sfida con 20 punti, occupando attualmente la terza posizione in classifica, mentre l’Argentina guarda tutti dall’alto con 25 punti, forte del titolo mondiale conquistato in Qatar. Una vittoria della squadra di Bielsa potrebbe ribaltare gli equilibri del girone, mentre l’Albiceleste punta a blindare la leadership e avvicinarsi matematicamente alla qualificazione.
Il momento di forma delle squadre
Argentina
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L’Argentina arriva a questa sfida in un ottimo stato di forma. La squadra guidata da Lionel Scaloni ha collezionato otto vittorie, un pareggio e tre sconfitte nelle dodici gare di qualificazione disputate fino ad ora. Con un vantaggio di quattro punti sul Brasile e cinque sull’Uruguay, la vetta della classifica appare relativamente al sicuro. Inoltre, l’Albiceleste può contare sul miglior attacco del torneo, avendo messo a segno ben 21 gol.
Nonostante il percorso complessivamente positivo, la selezione campione del mondo ha dovuto affrontare alcune difficoltà nelle ultime settimane. Diverse assenze di peso complicano i piani di Scaloni, a partire da quella di Lionel Messi, fermo ai box per un problema all’adduttore della coscia sinistra. La sua mancanza rappresenta una perdita significativa per il reparto offensivo. Oltre al fuoriclasse dell’Inter Miami, saranno indisponibili anche Dybala, Lo Celso, Montiel e Lautaro Martínez.
Senza Messi, il compito di guidare l’attacco ricadrà su Julian Álvarez. L’attaccante sta vivendo una stagione straordinaria con l’Atlético Madrid, dove ha già siglato 23 reti in tutte le competizioni e punta a superare quota 30. Sebbene il suo talento fosse noto, pochi si aspettavano un impatto così devastante nella sua prima annata con i Colchoneros. Sarà lui il punto di riferimento offensivo della squadra, affiancato da Nico Gonzalez della Juventus, che cercherà di riscattarsi dopo prestazioni non sempre convincenti.
Uruguay
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Dall’altra parte, l’Uruguay si presenta a questa sfida con un percorso piuttosto altalenante nelle qualificazioni. La squadra allenata da Marcelo Bielsa aveva iniziato il girone in maniera brillante, imponendosi con grande autorità nelle prime giornate. Nelle prime sei partite, infatti, la Celeste ha conquistato quattro vittorie, tra cui uno straordinario successo per 2-0 proprio contro l’Argentina, dimostrando solidità difensiva e grande cinismo sotto porta. Tuttavia, dopo quel periodo positivo, il rendimento della squadra sudamericana ha subito una brusca frenata.
Nelle ultime cinque uscite, l’Uruguay è riuscito a ottenere un solo successo, seppur di prestigio, battendo la Colombia. Il resto del cammino recente, però, è stato caratterizzato da ben quattro pareggi e una sconfitta pesante contro il Perù, risultato che ha lasciato più di qualche perplessità sulla tenuta mentale e fisica della squadra. Nonostante qualche inciampo, la selezione di Bielsa ha ben chiaro il proprio obiettivo: conquistare una vittoria che consentirebbe di superare il Brasile in classifica e, allo stesso tempo, di tenere a distanza le inseguitrici dirette come Paraguay, Ecuador e Colombia.
Tra i giocatori chiave della Celeste spiccano Federico Valverde e Rodrigo Bentancur, due centrocampisti di grande qualità e dinamismo, fondamentali sia in fase di costruzione che di interdizione. La loro capacità di dettare i tempi di gioco e di rendersi pericolosi anche con inserimenti offensivi potrebbe rivelarsi determinante. In attacco, invece, il peso maggiore ricadrà su Darwin Núñez, chiamato a fare la differenza con la sua capacità di attaccare la profondità.
Un aspetto interessante della partita sarà anche il duello tra due compagni di squadra del Liverpool: Alexis Mac Allister e Darwin Núñez si troveranno questa volta l’uno contro l’altro, dopo aver condiviso la delusione per l’eliminazione dalla Champions League con i Reds. Sarà una sfida nella sfida, con entrambi i giocatori motivati a lasciare il segno e a trascinare le rispettive nazionali verso un risultato positivo.
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Le probabili formazioni
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Uruguay (4-2-3-1): Rochet; Nandez, R. Araujo, Gimenez, Saracchi; Valverde, Bentancur; Pellistri, Aguirre, M. Araujo; Nunez. Ct: Bielsa.
Argentina (4-3-3): Martinez; Molina, Romero, Otamendi, Tagliafico; De Paul, Mac Allister, Fernandez; Correa, Gonzalez, Alvarez. Ct: Scaloni.
Il pronostico: chi vincerà il Clasico del Rio de la Plata?
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Partita che si preannuncia equilibrata e ricca di intensità, con due squadre che hanno motivazioni altissime. L’assenza di Messi potrebbe ridurre il tasso tecnico dell’Argentina, ma Julian Álvarez è pronto a prendere il testimone e trascinare i suoi. L’Uruguay, invece, ha dalla sua il fattore campo e un gioco intenso che potrebbe mettere in difficoltà l’Albiceleste.
Prevediamo, pertanto, una sfida molto combattuta, con entrambe le squadre capaci di trovare la via del gol. Potrebbe finire con un pareggio (1-1 o 2-2), ma se qualcuno dovesse spuntarla, l’Argentina ha qualcosa in più in termini di solidità e capacità di gestire i momenti cruciali. Julian Álvarez è il principale candidato a lasciare il segno, mentre per l’Uruguay occhio a Nuñez, pronto a sfruttare ogni errore della difesa avversaria. Una notte di calcio ad alta tensione ci attende: il Clasico del Rio de la Plata promette scintille, come sempre.
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