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Bosnia, Sarajevo è Blu: lo Zeljo vince il derby sul FKS e lo aggancia in vetta

L'eterno derby di Sarajevo finisce 1-3. La vetta della Premier League in Bosnia adesso vede appaiate le due squadre a 35. Tra tanti gialli, proteste e fumogeni vince lo Zeljeznicar in rimonta sul campo del FKS.

Emanuele Landi

Lo chiamano Ćevabdžinica Derby o se preferite il derby di Sarajevo. La Bosnia si ferma a guardare la giornata 18 del campionato col piatto forte della giornata ossia la stracittadina eterna tra le prime due della classe. All’Asim Ferhatović Hase stadium, casa del FK Sarajevo capolista, arrivano i rivali dello Zeljeznicar secondi in classifica e staccati di soli tre punti. Una sfida, come accade anche per altre stracittadine, che mette di fronte anche diverse culture. Una sfida sentitissima anche se non è la più tesa dello stato ex jugoslavo che ribolle, invece, per il Mostar Derby conosciuto come il più pericoloso al mondo.

I padroni di casa giocano nello stadio Olimpico, capiente fino a 36mila spettatori e spesso teatro delle gare della nazionale della Bosnia. L'impianto fu intitolato dal 2004 alla leggenda locale Ferhatovic Asim. Giocò, infatti, per tutta la carriera con la maglia dell’FKS, tranne per 9 gare giocate col Fenerbahce nel 1961, per via di una fuga da Sarajevo. La squadra della borghesia nacque al termine della seconda guerra mondiale raccogliendo tutti i migliori giocatori dalle squadre locali. Il gruppo del popolo è lo Zeljeznicar nato nel 1921 nell’allora Jugoslavia vide poi raccogliere i giocatori scartati dalla selezione della prima FKS. I Plavi o se preferite la squadra dei ferrovieri gioca le sue gare allo stadio Grbavica. Lo stadio da 8mila spettatori, fu calcato anche in passato da gente come Visca, Dzeko e l’ultimo tecnico della Jugoslavia Ivica Osim.

La squadra della borghesia (FKS) contro il team del popolo (Zeljenicar) in una gara che ha mobilitato l’intera capitale della Bosnia. Sarà sfida anche tra le due tifoserie molto calde. L’Horde Zla (Ordine dei diavoli) è il gruppo borghese mentre quello proletario è noto come i Manjacs (Maniaci). 139 i precedenti finora con il popolo finora sovrano: sono 44 i successi dello Zeljeznicar rispetto ai 41 dell’FK. L’ultimo derby risale alla gara d’andata giocata il 31 agosto. Anche in quell’occasione i blu si imposero tra le mura casalinghe per 5-2 contro i biancomarroni che però ora guidano la Premier League bosniaca con 35 punti. FKS imbattuto da 6 gare contro lo Zeljeznicar reduce da un ko nell’ultima gara interna che gli è costato la vetta.

Le due compagini si sono fatte notare anche in campo europeo e non solo in Bosnia. Lo Zeljeznicar, invece, campione 6 volte in patria, nella stagione 1984 perse l’ accesso in finale dell’allora coppa UEFA subendo un goal a 2 minuti dal termine contro il Videoton. Il FKS, invece, vincitore di quattro campionati, di cui l’ultimo, fu protagonista nella scorsa stagione dei preliminari di Europa League contro l’Atalanta trovando il 2-2 al Mapei Stadium prima di perdere 0-8 tra le mura amiche. Lo Sloboda ha fermato il Tuzla City, terzo in classifica, e il derby dirà chi guiderà la classifica al termine di questa gara.

Stadio Olimpico pieno a metà. 4-2-3-1 per i padroni di casa con Ahmetovic con centravanti. Il team di Amar Osim, invece, si presenta col 4-3-3. Fumogeni ed entusiasmo tra gli spalti. Clima caldo, già, dopo 2 minuti a seguito di uno scontro a centrocampo. Il primo giallo arriva al 9' per Oremus a testimonianza di tanti falli nei primi frammenti di gara. Al 11' si stappa il derby: gran corsa sulla sinistra del terzino sinistro Hodzic e rasoterra in mezzo controllato da Ahmetovic di destro e poi col piede opposto lascia partire un diagonale imparabile. Corsa di gioia di tutto l'FKS sotto la curva dei Horde Zla. Vantaggio per i padroni di casa che devono fronteggiare un giallo per Rahmanovic dopo un quarto d'ora. Brutto scontro tra il goleador Ahmetovic e Sipovic al 20' con quest'ultimo che si prende il primo giallo per gli ospiti.

Proteste e tanti falli caratterizzano la prima frazione senz'altro combattuta. Attimi di tensione al 23' con Hebibovic che cade a terra dopo un contrasto aereo: il giocatore dei padroni di casa è costretto ad uscire per dar spazio a Letic. Stilic al 30' calcia magistralmente una punizione dal limite facendo esplodere il delirio nella curva dello Zeljo. Pareggio giusto per come aveva reagito la squadra ospite all'iniziale vantaggio del FKS. Grande lotta su ogni pallone e anche Alispahic finisce sul taccuino dei cattivi. Ci prova ancora la squadra ospite al 38' con Veselinovic ma la sua rovesciata termina larga. Altro giallo tra i giocatori dello Zeljo con Ramovic ammonito per ostinate proteste. 3 minuti di recupero che filano via senza colpo ferire se non per l'ammonizione al tecnico del FKS Musemic, segnale di grande nervosismo e per il terzino Stevanovic per un fallo all'ultimo secondo.

Neanche il tempo di iniziare e gli ospiti trovano il vantaggio dopo 60 secondi con Krpic. Al 52' anche Stilic l'autore del momentaneo pari finisce sulla lista degli ammoniti. Clamorosa occasione per i padroni di casa con il subentarto Milanovic al 64' dopo aver saltato il portiere trova solo l'esterno della rete. Ingenuità di Hodzic che atterra al 67' Veselinovic. Si presenta dal dischetto Stilic che con finta spiazza l'estremo difensore e sigla il gol del 3-1 per lo Zeljo. Anche Serbic viene ammonito al 74' diventando il dodicesimo punito con giallo nel match. Finale amaro per i padroni di casa che restano addirittura in 10 per doppio giallo a Serbecic. Gli ospiti vincono il derby e ritrovano la vetta a pari punti col FKS e campionato riaperto in Bosnia dallo Zeljeznicar.

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