Un incubo durato più di due anni

Cadute le accuse di pedofilia: Sigurdsson riparte dalla MLS

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Torna la luce in casa Sigurdsson. Scagionato dalle accuse, ora può tornare in campo. E ad attenderlo, la Major Soccer League
Matteo Murru

La sua carriera si fermó all’improvviso, nella stagione 2020/2021. Quando vestiva la maglia dei Toffees, Gylfi Sigurdsson, centravanti islandese, protagonista della storica cavalcata ad Euro 2016, fu accusato di violenza sessuale a danno di minori.

Il crollo di Gylfi

L’accusa di pedofilia, per forza di cose, frenó la su avventura in Premier League e l’Everton lo mise fuori rosa. Dopo un iniziale periodo di anonimato, la conferma, che il giocatore accusato fosse proprio l’islandese, venne data dal club e dal mancato inserimento nella rosa per il ritiro estivo. Il temporaneo addio al calcio, la separazione dalla moglie, i riflettori dei media su di lui, il classe ‘89 ha vissuto momenti terribili. Ad aprile di quest’anno, le accuse sono cadute, con l’islandese ha ha anche chiesto un cospicuo risarcimento per le ombre gettate sulla sua persona.

 

 

Gylfi ora vuole riprendersi tutto, partendo dal suo lavoro. L’occasione della rinascita arriva dagli States. Il DC United del suo amico, nonché ex compagno Wayne Rooney, punta forte su di lui per infoltire l’attacco e dare una scossa al prossimo campionato, puntando dritto verso i play off della Lega. Il calciatore, eletto per otto anni, miglior atleta islandese, potrebbe presto tornare ad indossare gli scarpini e a calpestare il terreno da gioco.

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