Sospetti e accuse animano il torneo di qualificazione alla Coppa d'Africa U17: il Camerun travolge la Centrafrica, ma il dibattito si accende sulla reale età dei giocatori
Un risultato clamoroso che ha scatenato un terremoto di polemiche. Il Camerun ha debuttato nel torneo UNIFFAC, valido per la qualificazione alla Coppa d'Africa Under 17, con un roboante 9-0 ai danni della Repubblica Centrafricana. Una vittoria netta, troppo netta per non sollevare degli interrogativi. Al centro del dibattito, la questione più spinosa: l'età reale dei calciatori camerunesi.
Una goleada che fa discutere
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La partita inaugurale del torneo si è trasformata in una vera e propria umiliazione sportiva per la Repubblica Centrafricana, sottomessa da un Camerun apparso superiore in ogni aspetto del gioco. Ma a far rumore non è solo il risultato: l'impressionante divario fisico e tecnico tra le due squadre ha subito alimentato sospetti sulla legittimità anagrafica dei "Lionceaux Indomptables". A sollevare i primi dubbi è stato Dertin Boulengue, commissario tecnico della Centrafrica, che, pur mantenendo un tono diplomatico, ha lasciato intendere le sue perplessità: «La competizione è riservata agli Under 17, ma chiunque ha visto la partita ha potuto notare che non c'era equilibrio. Questo ha fatto la differenza in campo», ha dichiarato in conferenza stampa.
Se il selezionatore ha mantenuto un profilo cauto, il suo vice, Jean-Louis Botekahe non ha usato mezzi termini, accusando apertamente il Camerun di aver schierato giocatori fuori età. «Chi ha supervisionato i test IRM? Sono stati effettuati dai medici camerunesi. Io lo dico chiaramente: abbiamo giocato contro dei papà! Fa davvero vergognare», ha tuonato senza mezzi termini.Le accuse si sono fatte ancora più circostanziate quando Botekahe ha sottolineato alcuni episodi emblematici della gara: «Avete visto il portiere? I suoi rinvii arrivavano fino all'area avversaria. Un ragazzo di 16 anni può avere questa potenza? Dobbiamo essere seri», ha aggiunto, mettendo in discussione la regolarità della competizione.
Una questione già vista nel calcio giovanile africano
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Non è la prima volta che le polemiche sull'età scuotono i tornei giovanili africani. La Confederazione Africana di Calcio (CAF) ha introdotto da tempo i test IRM per verificare l'età ossea dei giocatori e contrastare le irregolarità. I controlli, però, continuano a essere percepiti come poco trasparenti e facilmente aggirabili. Solo di recente, la Guinea è stata esclusa dal torneo UFOA A per la scoperta di irregolarità anagrafiche, segno che il problema resta endemico. Nonostante i tentativi della CAF di garantire una competizione leale, episodi come quello di Camerun-Centrafrica alimentano i dubbi e minano la credibilità del calcio giovanile africano.
Nel frattempo...
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Mentre le accuse rimbalzano fuori dal campo, il Camerun continua la sua marcia verso la qualificazione alla CAN U17 con un vantaggio psicologico e tecnico non indifferente. La Centrafrica, invece, deve cercare di lasciarsi alle spalle la disfatta e concentrarsi sui prossimi delicati incontri contro la Repubblica Democratica del Congo e il Gabon. Nel frattempo, resta da capire se la CAF interverrà con ulteriori verifiche per dissipare ogni dubbio.