Non ci sono cure adatte al momento per guarire il malato Chelsea di Mauricio Pochettino. I Blues sono reduci da due sconfitte consecutive incassando in entrambe le occasioni quattro reti (4-1 dal Liverpool ad Anfield e 4-2 a Stamford Bridge dal Wolverhampton). La fotografia della classifica del Chelsea in Premier dice tutto: undicesimo posto con 31 punti, con 9 vittorie, 4 pareggi e ben 10 sconfitte, 20 punti di distacco dalla vetta. Negativo anche il conto della differenza reti (-1, 38 reti segnate, 39 quelle subite).
PETIT INVOCA MOU
Chelsea, Petit critica Pochettino: “Non sa più cosa inventarsi, ci vorrebbe Mourinho”
Nemmeno l'avvento di un allenatore come Pochettino è riuscito a mettere in moto il nuovo progetto Chelsea targato Todd Boehly, interessante e promettente a parole, inespresso e deludente nei fatti. Ad analizzare il momento dei Blues ci ha pensato un ex di turno come Emmanuel Petit.
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Con la Francia ha vinto tutto quello che si poteva vincere, un Mondiale in casa nel 1998 e un Europeo nel 2000. L'ex centrocampista francese Emmanuel Petit ha vestito durante la sua carriera le maglie di Monaco, Arsenal, Barcellona e Chelsea, chiudendo la carriera proprio con i Blues nel 2004.
Da sempre legato al club inglese, Petit ha espresso il suo parere sulla situazione in casa Chelsea dopo la pesante sconfitta interna per 4-2 contro il Wolverhampton: "Sono rimasto molto deluso dalla prestazione del Chelsea. Sembravano molto disorganizzati, tatticamente confusi, senza spirito combattivo, senza comunicazione o carattere. Mi è dispiaciuto per i tifosi".
L'ex centrocampista ha poi criticato Pochettino: "Si rifiuta di adattarsi alle caratteristiche dei suoi giocatori e la squadra semplicemente non ha senso in questo momento. Non sa cosa fare e il suo linguaggio del corpo è preoccupante, sembra che si sia già rassegnato".
Sulle voci che vorrebbero un clamoroso ritorno di José Mourinho sulla panchina del Chelsea, Petit si mostra entusiasta: "Ho già sentito dire che José Mourinho potrebbe tornare, con John Terry come assistente. Se ci pensiamo, è qualcosa di interessante. Mourinho porterebbe carattere e personalità alla squadra. In questo momento il gruppo è a pezzi e lui sarebbe l'unico in grado di aggiustarlo. Penso proprio che il Chelsea abbia bisogno di un allenatore con una visione adeguata di ciò che deve essere fatto con i giocatori. Devono smettere di comprare giocatori e pensare di far crescere chi c'è già. Il Chelsea ha bisogno di un'identità perché attualmente non ne ha".
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