- Notizie Calcio
- Calciomercato
- Calcio Italiano
- Streaming
- Editoriali
- Calcio Estero
- DDD X EVENTS
- Redazione
Il portiere del Paris Saint-Germain, Lucas Chevalier, si è trovato al centro di una violenta polemica mediatica in Francia e ora ha deciso di rompere il silenzio per difendersi da accuse che ritiene infamanti. L'estremo difensore è finito nell'occhio del ciclone per la sua attività sui social media, che ha scatenato un acceso dibattito politico e lo ha esposto a pesanti critiche.
La controversia è esplosa dopo che Chevalier ha messo un "like" su Instagram a un post di Julien Aubert, un ex deputato francese. Il contenuto del post è stato interpretato da molti come un chiaro segnale di sostegno al Rassemblement National, il partito di estrema destra guidato da Marine Le Pen, da tempo accusato di posizioni xenofobe.
Il "like", rapidamente catturato e diffuso online, ha provocato un'ondata di indignazione sui social media, poche ore prima di un'importante partita del PSG in casa del Lione. Chevalier, che sta cercando di conquistare la fiducia dei tifosi parigini dopo aver rimpiazzato Gianluigi Donnarumma, si è visto improvvisamente etichettato più come un simbolo politico che come un atleta.
Stanco di questa narrazione, il portiere ha deciso di rispondere pubblicamente usando parole molto dure per descrivere quanto accaduto. "Mi dà fastidio" ha dichiarato Chevalier, respingendo con forza le etichette che gli sono state affibbiate: "Hanno provato a dipingermi come un fascista".
Il giocatore francese ha espresso profonda frustrazione per la dimensione che la polemica ha assunto, sottolineando come le critiche non si siano limitate alla sua persona ma abbiano colpito anche i suoi affetti. "Non farò mai la vittima, ma i limiti sono stati superati, e di molto" ha aggiunto, denunciando come gli attacchi abbiano preso di mira anche la famiglia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA