Continua il crollo economico di Zhang Jindong, padre dell'ex proprietario dell'Inter Steven: in 4 anni persi 14 miliardi di patrimonio
Zhang Jindong continua a perdere posizioni nella classifica degli uomini più ricchi della Cina. Nel 2024 il fondatore di Suning è scivolato fino all’808ª posizione nella Hurun Rich List, con un patrimonio che per la prima volta è sceso sotto il miliardo di dollari. Le difficoltà del asiatico, che hanno portato il padre dell'ex presidente dell'Inter Steven a perdere il controllo della compagnia, riflettono una crisi più ampia che sta sia colpendo i miliardari cinesi, sia cambiando l’economia del Paese.
Zhang Jindong, una crisi senza fine
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Dopo aver raggiunto la 15ª posizione nella classifica dei miliardari cinesi nel 2019, Zhang Jindong ha visto un crollo drastico delle sue finanze, passando nel 2024 all’808º posto con un patrimonio ridotto a 920 milioni di dollari. Il declino di Zhang è strettamente legato alla crisi di Suning.com, principale società del gruppo Suning, che ha accumulato ingenti perdite e difficoltà economiche negli ultimi anni.
In risposta, Zhang ha dovuto cedere la maggioranza della compagnia, mantenendo solo una quota azionaria, perdendo così la guida dell’azienda che aveva contribuito a fondare. La situazione di Zhang rispecchia la crisi di numerosi imprenditori cinesi, colpiti dalla combinazione di politiche governative restrittive, incertezze di mercato e debolezza strutturale di alcuni settori economici, come il commercio e il settore immobiliare.
Il tracollo di Zhang: come cambia l'economia cinese?
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Il calo economico di Zhang Jindong fa parte di un fenomeno più ampio che ha visto la scomparsa di circa 432 miliardari dalla lista di Hurun rispetto al 2021, con il numero dei miliardari in Cina sceso da 1.185 a 753. L’economia cinese sta subendo un profondo ricambio generazionale tra gli imprenditori: i colossi immobiliari e del commercio al dettaglio, come Suning, si trovano in difficoltà, mentre cresce il peso di figure legate alla tecnologia e alle nuove energie, settori che si dimostrano più resilienti.
Questa situazione sta portando diversi imprenditori cinesi a diversificare i loro investimenti o a spostarsi verso mercati esteri, come Singapore, che sta diventando un rifugio per i miliardari cinesi. Il cambiamento non riguarda solo le fortune economiche, ma rappresenta una trasformazione strutturale del modello imprenditoriale cinese, dove la “vecchia guardia” cede spazio a una nuova generazione di innovatori con un’impronta più internazionale.