CHISSA' COSA E' SUCCESSO DAVVERO....

TACKLE DURO – Il derby dei media sull’addio di Zhang

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Cosa è successo sul passaggio di mano sino-americano dell'Inter? Dagospia lancia la bomba Lion Rock e adombra sospetti: non è che la seconda stella rischia di essere cadente?
Redazione Derby Derby Derby

di Roberto Dupplicato -

Lo Scudetto della seconda stella non si discute, ma la stampa ci sguazza. Che fine ha fatto Zhang? Perché non si muovermi dalla Cina? Ha lasciato l'Inter con un post sui social e tanti saluti, si è insediata Oaktree e il management resta lo stesso, ma il Presidente 31enne non si è presentato né per la vittoria matematica né quando si è alzato il trofeo a San Siro. Quantomeno strano, no?

Si è detto e scritto che "la Cina dà e la Cina toglie"...

Ma è un modo troppo semplice e superficiale per uscirne. Certo che, come visto al Milan con YonghongLi, non si è capito bene il giro del fumo, per dirla alla milanese. Sia chiaro, si parla di due casi diversi fra loro per origine dell'affare e continuità aziendale: ma alla fine entrambi hanno perso il club per un debito non rimborsato, curioso.

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Ma che Zhang abbia perso l'Inter così è oggettivamente impronosticabile e lascia più di un interrogativo. Dagospia scrive in Homepage: "Chi c’è, o meglio, chi c’era dietro a LionRock, il fondo asiatico che era azionista del 31% dell’Inter?". Una bomba non da poco con un articolo che continua parlando di piste e scenari, roba da leggere e che poi scatena dibattito. Anche se forse sono più i tifosi del Milan che leggono e condividono, e magari qualcuno spera in uno scudetto a tavolino. La Gazzetta celebra: "Tutto in tre anni: Oaktree-Inter, si parte tra conti a posto e trofei". Ammazza. Poi Marotta parla del rinnovo di Lautaro, che a 10 non si può e il fondo in prima pagina rilancia pure la lotta Scudetto chiedendo un nuovo tricolore. Conte permettendo: perché l'ex Inter andrà al Napoli e sembra l'unico che oggi possa contrastare i nerazzurri.

Anche perché le altre squadre si affidano ad allenatori comunque nuovi, dalla Juve con Thiago Motta al Milan con Fonseca, Roma e Lazio non sembrano attrezzate per lo Scudetto e quindi magari l'anno prossimo se la giocherà Gasperini con l'Atalanta, che non è una favola ma un club ricchissimo, che spende e vince anche per la forza della proprietà, capace di investire 100 milioni per lo stadio. Cosa che non dovrà fare l'Inter, visto che oggi ha San Siro e lo stadio nuovo non si fa: il fondo questo lo sa e va bene lo stesso, ma che cosa sia successo nel passaggio di mano di Zhang non si è ancora ben capito. E la cosa meno comprensibile da quando la proprietà cinese pagò 25 milioni di euro per comprare Gagliardini.

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