
La finale della Copa Libertadores 2023 tra Boca Juniors e Fluminense è alle porte, ma a poco a poco si aggiunge pepe alla sfida, come il monito dell’arbitro colombiano Wilmar Roldán, che ha descritto i calciatori come “leoni”.
PARLA WILMAR Roldán
La finale della Copa Libertadores 2023 tra Boca Juniors e Fluminense è alle porte, ma a poco a poco si aggiunge pepe alla sfida, come il monito dell’arbitro colombiano Wilmar Roldán, che ha descritto i calciatori come “leoni”.
“I giocatori sono dei leoni. Se entri come un agnellino, in cinque minuti ti fanno a pezzi. Devi entrare anche come un domatore di leoni”, ha detto Roldán a Win Sports, una testata del suo paese.
La sfida del 4 novembre al Maracanã di Rio de Janeiro sarà la quarta finale di Libertadores per il 43enne fischietto e la prima da quando si gioca in gara unica. Una delle partite decisive è stata quella del 2012, quando il Corinthians ha battuto il Boca (1-1 e 2-0).
“Si vuole sempre partecipare all’ultima partita della Libertadores – ha aggiunto –. Non vedevo l’ora di affrontare questo compito. Mi piace la Libertadores, fin da bambino mi sono innamorato di questa competizione. Quando arbitro una delle loro partite provo qualcosa di speciale”.
Ha arbitrato anche le finali del 2013 (Atlético Mineiro-Olimpia 2-0, andata) e del 2014 (Nacional-San Lorenzo 1-1, andata).
Alla domanda sul VAR, ha risposto: “Se usato correttamente, è uno strumento creato per portare giustizia nel nostro sport. Se vedo che non si tratta di un chiaro errore, mantengo la mia decisione. Se chiama, ho l’obbligo di rivedere la giocata”.
Roldán sarà accompagnato dai suoi connazionali Alexander Guzman e Dionisio Ruiz, rispettivamente come primo e secondo assistente. Inoltre, il cileno Juan Lara sarà responsabile del VAR. Sono attesi circa 80.000 spettatori per il match tra Boca e Fluminense.
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