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Manchester City e United sono lontane dal loro splendore a cui ci hanno abituato, anche se in momenti storici diametralmente diversi. La formazione di Guardiola ha platinato il calcio negli ultimi anni, ma la crisi che ha attraversato quest'anno è nota a tutti, soprattutto per un bel pizzico di sfortuna che ha contraddistinto questa particolare annata. Per quanto riguarda lo United, invece, sono anni che la squadra è in preda ad una crisi perpetua dalla quale non sembra proprio riuscire a tirarsi fuori. Ad ogni modo, il derby di Manchester è sempre un appuntamento da seguire per ogni appassionato di calcio, sia per l'orgoglio che c'è in ballo in questa attesissima sfida, sia per quanto concerne l'incredibile concentrazione di talento luminoso da ambo i lati.
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Il Manchester City capace di vincere la Champions League contro l'Inter è solo un ricordo. La formazione attuale non è altro che una foto sbiadita di quella squadra, gettata in un cassetto a prendere polvere. Quest'estate, infatti, non è da escludere che ci possa essere una vera e propria rivoluzione per quanto riguarda le pedine a disposizione di Pep Guardiola. Senz'altro qualcuno arriverà e dovrà subito prendere in mano l'eredità lasciata da Kevin De Bruyne, che proprio oggi ha annunciato il suo prossimo passo, lasciare il Sky Blues in estate. Nella zona nevralgica del campo, oltre Rodri, nessuno sembra essere in grado di diventare il suo erede in campo per qualità e carisma.
Inoltre, le diverse assenze di questa stagione stanno puntellando le gerarchie, con diversi giocatori pronti a ritagliarsi un proprio spazio da protagonisti nella prossima stagione, e che già da oggi possono essere considerati dei giocati di fondamentale importanza per Guardiola. Tra questi c'è senza dubbio Omar Marmoush, che è stato decisivo anche nell'ultima vittoria contro il Leicester. L'egiziano ha avuto un impatto devastante nella squadra di Manchester: ad oggi, infatti, registra 5 gol e un assist in 8 partite, nonostante i diversi ruoli in cui viene impiegato. Altro calciatore che sta cercando di trainare il City verso la prossima Champions League è Ilkay Gündogan. Le sue statistiche non gli rendono particolarmente giustizia, ma è lui l'equilibratore della squadra.
Infine, nonostante non sia ancora determinante sotto porta, sicuramente Savinho ha un futuro luminoso davanti a sé con la maglia del Manchester City. Il talento portoghese è il nuovo astronascente del suo paese ed è tra i più brillanti attaccanti in circolazione in Europa. Ha segnato soltanto due gol in stagione ma l'annata della sua squadra non ha di certo contribuito a far lievitare le sue statistiche. Senz'altro, però, il suo spirito ed il suo animo adesso è forgiato anche da stagioni difficile come queste, che possono contribuire ad accelerare il suo processo di maturazione calcistica.
Amorim non è riuscito a invertire il trend dei Reds, che continuano a navigare nella zona intermedia della classifica. Ora lo United occupa la tredicesima posizione e nelle ultime cinque gare ne ha vinte solamente due. L'ultima sconfitta brucia ancora contro il Nottingham Forest, dov'è bastato il gol di Elanga nei primi 5 minuti per chiudere la partita. L'ex allenatore dello Sporting è ancora alla ricerca di pretoriani a cui affidarsi nella prossima stagione, ma la sfida è più ardua di quanto sembri. E, di certo, non per l'assenza di talento da parte di questi ultimi.
Chiunque abbia indossato i panni di allenatore del Manchester United s'è affidato a Bruno Fernandes, l'unico vero calciatore che mai ha deluso le aspettative in una stagione di Premier League, rivelandosi - molto spesso - il faro di una squadra che naviga a vista. Anche quest'anno il suo contributo è di tutto rispetto: conta ben 32 partecipazioni alle reti distribuite tra i gol ed assist, risultato eccellente per un centrocampista. Eccellente, soprattutto, per la grande continuità che dimostra ormai da diverse stagioni.
Il terminale offensivo dello United dovrebbe essere Zirkzee: con Amorim l'olandese ha trovato più spazio, ma le difficoltà nel ricucirgli un ruolo su misura hanno inficiato sulle concrete possibilità di segnare. L'ex attaccante del Bologna ha giocato da prima - nonché unica - punta, da seconda punta, da trequartista, senza mai risultare particolarmente congeniale allo schema che il tecnico portoghese ha in mente. Il suo ultimo gol, peraltro, risale al primo dicembre dell'anno scorso.
Un buon momento di forma, invece, lo sta attraversando Alejandro Garnacho. L'attaccante, fortemente voluto dal Napoli nell'ultima sessione di mercato, si sta modellando bene sulle idee di Amorim: nelle ultime tre partite il suo contributo s'è rivelato essenziale e, contro il Leicester, ha anche ritrovato l'appuntamento con il gol. L'argentina combina ad una tecnica di prim'ordine un grande spirito di sacrificio e lavoro sulla fascia, il che lo rende un calciatore difficilmente sostituibile.
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