
Dalla gloria col Manchester United alla bancarotta. La vita di Wesley Michael Brown, meglio noto come Wes, è cambiata radicalmente un anno dopo il divorzio.
LA PARABOLA DEL GIOCATORE PER IL QUALE SIR ALEX FERGUSON STRAVEDEVA
MANCHESTER, UNITED KINGDOM - MAY 05: (L-R) Darren Fletcher, Wes Brown and Kieran Richardson of Manchester United celebrate after winning the Barclays Premiership match between Manchester City and Manchester United at the City of Manchester Stadium on May 5, 2007 in Manchester, England. (Photo by Clive Brunskill/Getty Images)
Dalla gloria col Manchester United alla bancarotta. La vita di Wesley Michael Brown, meglio noto come Wes, è cambiata radicalmente un anno dopo il divorzio.
Sono sparite le due Champions League vinte, i sette titoli di Premier League, la Coppa Intercontinentale e la Coppa del Mondo per Club, oltre ai nove trofei conquistati in Inghilterra (due FA Cup, quattro Community Shield e tre Coppe di Lega).
L’ex difensore, che percepiva uno stipendio di quasi 60.000 euro a settimana, era finito nel mirino dell’HM Revenue and Customs (dipartimento governativo non ministeriale del Regno Unito responsabile per la riscossione delle imposte, il pagamento di alcune forme di sussidi statali e l’amministrazione di altri regimi regolatori incluso il salario minimo nazionale) e ora è stato condannato dall’Alta corte di giustizia del Regno Unito (High Court of Justice).
Brown ha giocato nello United dal 1996 al 2011. Nel 2000 era un titolare fisso nell’undici dei Red Devils, tanto che Sir Alex Ferguson lo definì all’epoca “il miglior difensore naturale che questo club abbia avuto negli anni”.
Con 23 presenze e un gol nella Nazionale dei Tre Leoni, il giocatore nato a Manchester ha sposato nel 2009 Leanne Wassell, una star della televisione, con la quale è rimasto per oltre 20 anni e ha avuto tre figli.
La sua carriera si è conclusa nel 2018 con la maglia del Kerala Blasters in India, dopo aver disputato cinque stagioni nel Sunderland e una al Blackburn Rovers.
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