Il ritorno

Olanda, De Jong: “Sono più libero di testa e ora curo molto di più la caviglia”

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Frenkie De Jong, centrocampista del Barcellona e dell'Olanda, tornato a disposizione del ct degli Oranje, Ronald Koeman, ha parlato del suo modo di curare la caviglia dopo l'infortunio shock avvenuto nel Clàsico del 21 aprile
Sergio Pace
Sergio Pace Redattore 

Il periodo nero è ormai alle spalle, ora Frenkie De Jong può dedicarsi solo ed esclusivamente al campo. Il 27enne centrocampista olandese del Barcellona ha superato i continui problemi fisici che lo hanno frenato durante l'anno. L'ex Ajax ha rivisto il campo in questo inizio di stagione lo scorso 1 ottobre in Champions League contro lo Young Boys, entrando al 75' al posto di Lamine Yamal.

Eccoli i primi minuti in campo dall'ultima partita giocata il 21 aprile, il Clàsico contro il Real Madrid. Prima dell'intervallo la caviglia di de Jong si piegò in maniera innaturale. Un infortuni shock che ha costretto il centrocampista blaugrana a rimanere ai box per diverso tempo. Ad ottobre finalmente il rientro ed ora la chiamata con l'Olanda.

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Olanda, De Jong è tornato carico

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Gli Oranje del ct Ronald Koeman affronteranno l'Ungheria e la Bosnia ed Erzegovina per le ultime due sfide del girone di Nations League. Tornato a disposizione anche della sua nazionale, de Jong a Voetbal Internacional ha parlato del suo modo di curare il corpo ora che è tornato abile e arruolabile dopo il grave infortunio: "Passo molto tempo a curare la caviglia. Ora devo farlo molto di più. Prima non pensavo mai alla caviglia prima delle gare, adesso me la curano anche prima degli allenamenti. Devo metterci del ghiaccio sopra, devo fare preparativi extra per allenarmi. Penso che continuerà ad essere così per un po', dovrò prestare attenzione".

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Certo, De Jong dovrà mettere minuti nelle gambe e acquisire maggiore ritmo, ma lo stesso centrocampista del Barcellona ha ammesso di essere tornato mentalmente più forte: "Comincio a sentirmi sempre più libero nella testa. È una questione di lavorare e allenarsi duramente. Tecnicamente non ho mai avuto dubbi sulle mie qualità, dipende tutto dal fisico. Giocare a calcio è qualcosa di naturale. Più ritmo hai, maggiore è la fluidità".

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Aggiunge De Jong: "Non ho mai avuto la sensazione di dover smettere di giocare a calcio. È stato abbastanza difficile, ma ho avuto molto supporto. Da mia moglie, mio ​​figlio, la mia famiglia e i miei amici. Di tanto in tanto ne parli approfonditamente con qualcuno ed è molto bello il sostegno delle persone che ti circondano".

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