Dito medio e…panico: i tifosi Citizens contro l’inchiesta della Premier League…

Il Manchester City ha vinto 3-1 contro l’Aston Villa domenica in Premier League, anche se i tifosi rimangono preoccupati per le possibili sanzioni contro il club a causa di irregolarità finanziarie. I supporter degli Sky Blues si sono esposti nettamente con due striscioni “originali” esposti sugli spalti dell’Etihad Stadium.

Uno con un dito medio e la scritta “indaga su quello”. Un altro con uso ironico del nome del famoso avvocato assunto dai Citizens nel caso, David Pannick. Il messaggio: “Pannick (panico) per le strade di Londra”. Inoltre, durante la partita ci sono stati cori a favore dello sceicco Mansour, il proprietario del gruppo di investimento che possiede il team.

Il City è accusato di presunte violazioni economiche commesse dal 2009, con l’arrivo dei proprietari degli Emirati Arabi Uniti in società, fino al 2018. In quel periodo la squadra ha vinto quattro Premier League (2011-12, 2013-14, 2017 -18 e 2018-19), due delle quali con Guardiola come allenatore.

Cosa rischia il Manchester City? Le sanzioni possono essere la perdita di punti o addirittura la retrocessione, oltre alle multe monetarie.

Guardiola si era già schierato a difesa del club, alla vigilia del match coi Villans: “Ben 19 club di Premier ci accusano senza darci la possibilità di difenderci, ma siamo innocenti. E sono convinto che tutto questo sarà riconosciuto. Il procedimento parte dalla Premier League e non so perché. È stato stabilito un precedente contro di noi, quindi bisogna fare attenzione al futuro. Ci sono diverse società che potrebbero essere accusate come hanno fatto con noi, ma senza essere innocenti. Dicono che non siamo stati corretti, ma non siamo d’accordo. Devono permetterci di presentare la nostra difesa. Sono più fiducioso rispetto al contenzioso con la Uefa perché abbiamo più esperienza e più informazioni. Burnley, Wolves, Leicester, Newcastle, Spurs, Manchester United, Liverpool, Arsenal e Chelsea ci vogliono fuori dalle coppe europee, non facciamo parte dell’establishment di questa lega. Si dice che non ci siano nemici o amici, solo interessi. Vogliono toglierci la posizione che ci siamo guadagnati sul campo”.