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L'attaccante dovrebbe tornare in campo tra due o tre mesi

“E’ arrivato il momento di ascoltare il mio corpo”: Rashford annuncia l’operazione alla spalla

“E’ arrivato il momento di ascoltare il mio corpo”: Rashford annuncia l’operazione alla spalla

Il giocatore dei Red Devils e dell'Inghilterra verrà operato alla spalla, ma sui social promette di tornare più forte di prima, sia fisicamente che mentalmente

Davide Capano

Marcus Rashford scrive sui social dopo il punto fatto dal Manchester United sulle sue condizioni. "A seguito di una consultazione tra Marcus, il manager, il personale medico del club e gli specialisti, Marcus - si legge nel comunicato di venerdì dei Red Devils - sarà sottoposto a un intervento chirurgico imminente per risolvere il suo infortunio alla spalla. Ora si concentrerà sulla riabilitazione per tornare il prima possibile".

L'attaccante, poi, ha pubblicato un lungo messaggio in cui spiega come ha imparato che ha bisogno di ascoltare il suo corpo.

"Quando avevo 11 anni - chiarisce Rashford -, MU ha aiutato me e la mia famiglia a uscire da una situazione davvero difficile. Mi sentirò sempre in debito. Quando il club avrà bisogno di me, io ci sarò. Qualsiasi ruolo potrò svolgere nell’aiutare il mio club lo farò. Anche a mio danno a volte. Essendo fuori dai giochi per riprendermi dalla doppia frattura da stress e avendo trascorso molto tempo lontano dai compagni di squadra e dallo staff che facevano parte della mia vita da quando potevo ricordare, avevo bisogno di sentirmi di nuovo parte di qualcosa. Avevo bisogno di sentirmi come se stessi recitando la mia parte. Ho letto che alcuni mi chiamano egoista per aver evitato l’operazione in questa stagione, ma non si è mai trattato di mettermi al primo posto ed è così che siamo arrivati ​​a questo punto, e qualcosa, a 23 anni, ho dovuto imparare nel modo più duro. Per garantire di poter giocare a questi livelli il più a lungo possibile, ho bisogno di ascoltare il mio corpo, tutti hanno un’opinione ma nessuno conosce il mio corpo meglio di me. È difficile descrivere la sensazione di rappresentare il proprio Paese. Data la scelta, nessuno lo rifiuterebbe mai in un torneo così grande. Da bambino o bambina, sogni quei momenti. Ero stato ritenuto in forma per l’intera stagione e, dato che i miei infortuni erano stati gestiti, quanto potevano essere un altro paio di settimane? Gestendo il dolore, mi stavo allenando bene e ho trovato molto conforto nel ritiro in Inghilterra dopo la finale di Europa League. Con il senno di poi, se avessi saputo che non avrei giocato un ruolo significativo agli Europei, sarei andato? Il senno di poi è una cosa meravigliosa, non è vero? Fisicamente, il mio 100% non era possibile. Sto uscendo dalla scorsa stagione con 36 gol ma, soprattutto, me ne vado con le lezioni apprese. Viviamo e impariamo, come si suol dire, ma quello che non viene mai messo in dubbio è il mio impegno con il club e la nazionale. È stata dura ma sto tornando fisicamente e mentalmente più forte. Grazie per tutti i messaggi gentili".

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