Mentre la nazionale israeliana disputava la sua ultima partita del girone di Nations League contro il Belgio, in Palestina si piangeva un'altra vittima. Durante un raid aereo a Gaza, le forze dell'IDF (esercito israeliano) hanno ucciso Ramzi Al-Safadi, portiere del club Al-Sham. Con la sua morte, il numero totale di atleti palestinesi uccisi dall'inizio del conflitto ad ottobre 2023 ha raggiunto quota 539, di cui 350 appartenenti al mondo del calcio.
LA TRAGICA NOTIZIA
Ennesimo lutto nel calcio palestinese: Ramzi Al-Safadi è il 539° atleta a perdere la vita
La devastazione della guerra
La Federazione Calcistica Palestinese ha comunicato la morte di Al-Safadi attraverso i suoi canali ufficiali, sottolineando come l'aggressione israeliana non si sia limitata a colpire persone, ma anche le infrastrutture sportive. Campi da gioco, stadi e strutture dedicate allo sport sono stati in parte o totalmente distrutti. "Ogni giorno il movimento sportivo palestinese si congeda da una delle sue lune", si legge nella comunicazione ufficiale della Federazione, a testimonianza del continuo impatto devastante della guerra sul tessuto sportivo e sociale del Paese. Secondo la Federazione Palestinese, l'occupazione israeliana ha portato alla distruzione parziale o totale di 85 impianti sportivi, privando la popolazione palestinese di spazi vitali per l'aggregazione e l'attività sportiva.
La morte Ramzi Al-Safadi
—Ramzi Al-Safadi, 36 anni, era una figura di spicco del calcio palestinese. Dopo aver giocato per molti anni nell'Al-Sham Club, di cui è stato anche capitano, aveva militato nelle fila del Gaza Sports Club, distinguendosi per il suo talento tra i pali. Il giorno della sua morte era in compagnia del fratello Hassan, anch'egli rimasto vittima dello stesso bombardamento. La notizia ha scosso la comunità sportiva locale, con molti colleghi e compagni di squadra che, in un contesto di distruzione e dolore, hanno partecipato al suo funerale, tenutosi nell'ospedale Al-Ahli “Baptist” di Gaza. Lo sport, da sempre simbolo di unione e resistenza, continua a pagare un prezzo altissimo."La cascata di sangue versato, le anime affollate che volano verso il cielo e gli edifici distrutti e bruciati dai missili e dalle granate dell'occupazione testimoniano ancora l'atrocità della criminalità" ha concluso la Federazione Palestinse.
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