Ci sono luoghi nel mondo del calcio che non appaiono nei titoli dei giornali, ma da cui nasce tutto. La Masia è uno di questi. Tra corridoi silenziosi, campi baciati dalla luce del mattino e camere condivise tra sogni e sacrifici, prende forma il cuore pulsante del FC Barcellona. Non è solo un’accademia: è un’idea di calcio, ma soprattutto di vita. È qui che è nato anche il percorso di Yamal, oggi simbolo di un futuro scritto tra talento e umiltà, ma un tempo solo un bambino timido con un sogno più grande di lui.
L'AUGURIO
ESCLUSIVA – Martín: “Era un bambino timido, oggi è il Barça”. Omaggio a Yamal per i 18 anni

In occasione del 18° compleanno di Lamine Yamal, uno dei talenti più fulgidi mai usciti dalla cantera blaugrana, abbiamo voluto rendere omaggio al ragazzo tornando dove tutto è cominciato. Per farlo, ci siamo affidati alla voce più autorevole e sensibile che potessimo incontrare: Xavi Martín, ex direttore della Masia, colui che accolse Lamine quel giorno in cui, da bambino timido e silenzioso, varcò per la prima volta la porta del suo ufficio con gli occhi pieni di sogni.
Con Martín abbiamo parlato non solo di calcio e di metodo, ma di valori, emozioni e memoria. Perché La Masia non si limita a formare calciatori: forma persone, e lo fa con una visione unica nel panorama mondiale. Questa intervista è un viaggio romantico e concreto allo stesso tempo, per capire cosa rende speciale un talento come Yamal e, soprattutto, il luogo che lo ha cresciuto.
Chi è Xavi Martín
—Nato in Catalogna nel 1976, Xavi Martín è stato il direttore della Masia tra il 2019 e il 2021, contribuendo in modo decisivo alla crescita di una generazione di giovani promesse del Barça. Laureato in Gestione d’Impresa e con un Master in Marketing presso ESADE, ha lavorato anche come responsabile della comunicazione del club tra il 2011 e il 2014.
Sotto la sua guida, la Masia ha continuato a essere un laboratorio d’eccellenza per il talento e per l’educazione. Umanamente empatico e professionalmente rigoroso, ha sempre messo al centro la formazione integrale dell’individuo, rimanendo ancora oggi un riferimento per chi sogna un calcio con l’anima.

Ciao Xavi, partiamo parlando de La Masia: cosa rende diversa La Masia rispetto ad altri vivai d’élite?
"La Masia non cerca solo di formare grandi calciatori, ma anche grandi persone. La combinazione di un metodo di allenamento unico, basato sullo stile di gioco del Barça, e un profondo impegno verso valori come umiltà, sforzo e rispetto, la rende diversa da qualsiasi altro vivaio".
Durante i suoi anni alla guida de La Masia, qual era il suo motto?
"Il motto che utilizzavo era: Formiamo persone, oltre lo sport. Quando le famiglie venivano a visitare La Masia ed erano indecise tra noi e altri club, dicevo loro questo. Perché il calcio è capriccioso, e non tutti diventano professionisti d’élite, ma tutti diventano adulti, e la formazione nei valori e quella accademica erano la nostra priorità".
Ha un esempio concreto di questo approccio?
"Sì, appena arrivato feci appendere un poster gigante della partita Levante-Barça, con Tito Vilanova allenatore, in cui avevamo 11 giocatori della Masia in campo. Concludevo la mia presentazione alle famiglie così: Conoscete un altro club di livello mondiale che abbia avuto 11 giocatori del proprio vivaio in campo? Se trovate qualcosa di meglio, prendetelo. E più di uno, e più di due, ha poi scelto il Barça invece che il Real Madrid, l’Atletico o altri club di Champions, perché riflettendo con le famiglie, capivano che da noi avevano più possibilità di arrivare in prima squadra. Il Barça crede davvero nella Masia".

I valori de La Masia secondo Xavi Martin
—Come si trasmette ai ragazzi il cosiddetto "ADN Barça"?
"Fin da piccoli, i giocatori apprendono concetti fondamentali come il possesso palla, la pressione immediata dopo la perdita e il posizionamento tattico. Tutto ruota attorno al famoso "gioco di posizione", che definisce l’ADN del club".
Oltre al calcio, quali valori cercate di trasmettere ai giovani?
"Promuoviamo valori come umiltà, rispetto, lavoro di squadra, impegno e ambizione. È fondamentale che capiscano che, oltre il calcio, devono rappresentare il club con dignità dentro e fuori dal campo".
Come si gestisce la pressione in ragazzi così giovani che sognano la prima squadra?
"La Masia dispone di psicologi sportivi e personale specializzato che aiuta i ragazzi a gestire le emozioni e a mantenere la calma nonostante le aspettative. L’obiettivo è che si godano il percorso, senza ossessionarsi con i risultati".

Lamine Yamal: un talento che ha detto sì alla Masia a soli 12 anni
—Quando ha visto per la prima volta Lamine Yamal?
"Lo vidi per la prima volta nel mio ufficio, dopo aver parlato con i suoi genitori. Gli offrimmo la possibilità di venire a vivere a La Masia. Quando lo fecero entrare, gli chiesi: Lamine, vuoi venire a La Masia? E il suo volto, tra sorpresa e felicità, fu la risposta. Guardò i suoi genitori che sorrisero, e disse “SÌ”. Aveva solo 12 anni, ed era molto timido in quel momento".
E sul campo, cosa vide in lui?
"Sul campo vidi un ragazzino che già si distingueva per maturità calcistica e creatività. La sua abilità nel creare superiorità era sorprendente".
Cosa lo rendeva diverso fin da piccolo?
"Lamine Yamal ha sempre mostrato una sicurezza fuori dal comune, unendo una tecnica raffinata a una grande visione di gioco. Inoltre, si distingueva per l’atteggiamento in campo e la capacità di fare la differenza nei momenti chiave. È un ragazzo molto sveglio e intelligente, sia dentro che fuori dal terreno di gioco".
C’è un aneddoto che ricorda in particolare?
"Ricordo una partita in cui, pur essendo così giovane, prese in mano la squadra in un momento difficile, motivando i compagni e risultando decisivo. La sua mentalità era già quella di un leader. Mi colpì molto perché, come dicevo, fuori dal campo era un ragazzino discreto, senza nessun bisogno di protagonismo".
Oltre al talento, quali caratteristiche ha Lamine Yamal?
—"Oltre al talento, Lamine ha una grande disciplina, mentalità competitiva, capacità di lavorare in squadra e, soprattutto, si adatta perfettamente allo stile del Barça. L’umiltà e la resilienza sono fondamentali nel suo percorso".
Che futuro vede per lui?
"Lamine Yamal è un giocatore che sa gestire molto bene la pressione e le emozioni. È un vincente nato, con tanta ambizione sia per vincere che per migliorarsi. Gli auguro, e sono certo, di un futuro brillante".
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