derbyderbyderby calcio estero Euro 2028, l’Inghilterra “in viaggio” nel Regno Unito: niente Wembley fino alla possibile semifinale

Torneo itinerante

Euro 2028, l’Inghilterra “in viaggio” nel Regno Unito: niente Wembley fino alla possibile semifinale

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La nazionale inglese dovrà disputare le prime fasi del torneo in vari stadi di UK e Irlanda, rientrando nel suo storico impianto solo nelle battute finali.
Eugenio D'Antonio

Per Euro 2028 l’Inghilterra si prepara a un torneo inedito. Pur essendo co-organizzatrice insieme a Galles, Scozia e Irlanda, la nazionale di Thomas Tuchel non potrà contare sul tradizionale “fortino” londinese: il percorso previsto li porterà infatti a giocare lontano da Wembley, con possibili trasferte a Manchester e Newcastle già nella fase a eliminazione diretta. Intanto, a Londra è stato presentato ufficialmente il torneo, che promette di essere uno dei più spettacolari mai organizzati nel Regno Unito e in Irlanda.

Un torneo diffuso: la nazionale inglese lontana da casa

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Le sedi e la struttura della competizione sono ormai definite: si parte il 9 giugno da Cardiff, per arrivare alla finale del 9 luglio proprio a Wembley. Tuttavia, diversamente dai precedenti tornei “casalinghi” del 1966 e di Euro ’96, la nazionale inglese non giocherà tutte le partite nella capitale. Le partite della fase a gironi verranno infatti distribuite tra Tottenham Hotspur Stadium, Villa Park, il nuovo stadio di Everton a Liverpool, St James’ Park a Newcastle e l’Etihad Stadium di Manchester.

Come riporta The Mirror, se la squadra dovesse chiudere il proprio girone al primo posto, rischierebbe di dover lasciare Londra per gli ottavi, poiché nessun match di quella fase è previsto a Wembley. Solo semifinali e finale si disputeranno nello stadio simbolo del calcio inglese. Nel frattempo, Tuchel e i suoi dovranno anche superare il percorso di qualificazione, nonostante il ruolo di co-organizzatori.

Un’edizione spettacolare tra innovazione e tradizione

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Euro 2028 scatterà con 51 partite in 31 giorni, distribuite in nove stadi tra Regno Unito e Irlanda. Ogni impianto ospiterà almeno due diversi gruppi, garantendo varietà e diffusione sul territorio. La presentazione ufficiale a Londra, con spettacoli luminosi a Piccadilly Circus e nelle altre città ospitanti, ha introdotto anche il logo del torneo: un design vivo e colorato, ispirato all’energia delle cinque nazioni coinvolte.

Debbie Hewitt, presidente della FA e del comitato organizzatore UK & Ireland 2028, ha promesso un’edizione “la migliore di sempre”, unendo sicurezza, sostenibilità e coinvolgimento dei tifosi. Parole condivise anche dal presidente UEFA Aleksander Ceferin, che ha sottolineato il valore storico dei Paesi ospitanti, e dal premier britannico Keir Starmer, convinto che l’evento genererà benefici economici e ispirerà le nuove generazioni.