derbyderbyderby calcio estero FIFPro contro Infantino: “Si crede Dio. Organizza tornei solo per profitto”
Scontro

FIFPro contro Infantino: “Si crede Dio. Organizza tornei solo per profitto”

Jacopo del Monaco
Jacopo del Monaco
La federazione dei calciatori professionisti con sede nei Paesi Bassi ha criticato l'operato del presidente FIFA ed il Mondiale per Club
00:58 min

La FIFPro, con un comunicato ufficiale, ha attaccato duramente Gianni Infantino, presidente della FIFA. L'accusa della federazione è quella di essere un organizzatore di tornei utili solo per profitto.

FIFPro contro Infantino: il duro comunicato

—  

Ieri, a poche ore dalla finale del Mondiale per Club tra Chelsea e Paris Saint-Germain, poi vinta 3-0 dai Blues di Enzo Maresca, la FIFPro ha diffuso un comunicato ufficiale. In esso, la federazione con sede nei Paesi Bassi ha attaccato duramente il presidente FIFA Infantino. Il sindacato dei calciatori professionisti, capeggiato dall'argentino Sergio Marchi, ha accusato l'organo di governo calcistico per il seguente motivo: "Organizzare tornei senza dialogo; in modo autoritario e solo per profitto". Una critica pesante nei confronti di una federazione importante come la FIFA.

In seguito, Marchi ha criticato duramente l'operato di Infantino andando dritto al punto. Secondo il presidente della federazione, "Infantino si comporta come un uomo che si crede Dio. Il Mondiale per Club nasconde una pericolosa disconnessione dalla realtà quotidiana dei calciatori di tutto il mondo". In seguito, oltre all'eccessivo numero di partite spesso criticate anche dai calciatori stessi, la FIFPro ha commentato anche le condizioni meteorologiche, le quali hanno portato all'interruzione di diverse partite: "Si è giocato con temperature inaccettabili, mettendo a rischio la salute dei giocatori. È un fatto grave che non può ripetersi ai Mondiali del prossimo anno".

Per concludere, Marchi ha dato la sua opinione anche sul Mondiale per Club: "Quest'evento si è trasformato in una messa in scena grandiosa degna del panem et circenses dell’antica Roma. La FIFA continua ad aumentare i suoi profitti, ma sulla pelle di chi gioca. Non c’è spettacolo possibile se si spegne la voce dei protagonisti. È ora che i calciatori vengano messi davvero al centro del gioco".