INDIGNAZIONE PER LA FRASE DEL MONO

“Finirà ai semafori se…”: l’uscita infelice del Mono Burgos su Lamine Yamal ha destato scalpore

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Il 54enne ex portiere argentino e assistente di Diego Simeone, durante il riscaldamento prima del match tra Paris Saint-Germain e Barcellona, si è lasciato scappare una frase shock all'indirizzo del 16enne esterno dei blaugrana. E i due club...
Sergio Pace
Sergio Pace Redattore 

Senza peli sulla lingua, ma stavolta è andato decisamente oltre. La frase shock a sfondo razzista di German "El Mono" Burgos su Lamine Yamal durante il riscaldamento prima di Paris Saint-Germain-Barcellona ha destato scalpore in Spagna. Tanto che i due club non si sono presentati ai microfoni dell'emittente Movistar.

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La frase shock del Mono Burgos su Lamine Yamal: "Se non gli va bene, può finire ai semafori"

Nel corso del riscaldamento prima di Paris Saint-Germain-Barcellona, match valido per l'andata dei quarti di finale di Champions League e terminato con la vittoria dei blaugrana per 3-2, German "El Mono" Burgos si è lasciato scappare una frase piuttosto infelice all'indirizzo di Lamine Yamal. La conduttrice dell'emittente Movistar è rimasta impressionata dalla qualità dei tocchi del 16enne esterno spagnolo tanto da farne un elogio in presa diretta.

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A quel punto è intervenuto l'ex portiere argentino e assistente di Diego Simone: "Attenti eh, il calcio è come la vita. Se non fa bene rischia di finire ai semafori". Una frase che ha provocato qualche risata tra i commentatori in studio, ma che è finita per scatenare una grande onda di indignazione in Spagna.

Burgos poi, nel tentativo di rimediare al polverone mediatico creato dalle sue parole, ha chiesto pubblicamente scusa: "Se qualcuno si è sentito offeso mi dispiace e mi scuso pubblicamente. Non volevo ferire nessuno. Anzi, avrei voluto io stesso avere le qualità di Yamal. Sono stato troppo leggero, di questi tempi bisogna fare molta attenzione per non essere fraintesi". Non è bastato comunque a PSG e Barcellona, con i due club che hanno deciso di non mandare nessun tesserato a parlare ai microfoni dell'emittente televisiva spagnola dopo la frase con connotati razzisti proferita dal 54enne argentino.

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