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Le lacrime

Fluminense, Arias in lacrime dopo l’eliminazione: “Chiedo scusa ai tifosi, ho dato tutto”

Stefano Sorce
Stefano Sorce
Jhon Arias, nonostante numeri poco appariscenti, si è fatto notare per il suo impegno e la qualità mostrata, diventando una figura chiave della sua squadra
00:56 min

Il sogno del Fluminense al Mondiale per Club si è infranto sul muro inglese del Chelsea. Il 2-0 finale firmato Joao Pedro, maturato con cinismo e qualità dai Blues, ha sancito l’eliminazione della squadra brasiliana, che ha comunque vissuto un percorso intenso e ricco di emozioni. A rappresentare il dolore e la delusione di tutto un popolo ci ha pensato Jhon Arias, uno dei simboli del club carioca.

Il dolore di Jhon Arias dopo la sconfitta del Fluminense

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Appena il fischio finale ha sancito la fine dell’incontro, Arias non ha trattenuto le lacrime, scoppiando in un pianto a dirotto che ha commosso i tifosi e gli appassionati. Emozionato e sopraffatto dal momento, il giocatore colombiano ha rilasciato un breve ma sentito messaggio: "Chiedo scusa ai tifosi. Ci siamo andati vicini, davvero. Mi dispiace tanto. Abbiamo dato tutto quello che avevamo per arrivare fin qui. Come sempre cerco di dare tutto, anche la mia vita per questa maglia".

A 27 anni, Arias è diventato molto più di un semplice esterno offensivo per il Fluminense. Nonostante le sue statistiche individuali non siano state particolarmente appariscenti, un gol e un assist in sei presenze, il suo impatto sul gioco è stato fondamentale. Le sue accelerazioni, le giocate di qualità e il contributo nei momenti chiave lo hanno portato a essere nominato miglior giocatore in ben tre partite, contro il Borussia Dortmund, l’Ulsan Hyundai e l’Inter negli ottavi di finale.

BARRANQUILLA, COLOMBIA - 25 MARZO: Jhon Arias della Colombia (Photo by Gabriel Aponte/Getty Images)

Il futuro dell'esterno colombiano

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Il suo rendimento è stato tale da attirare anche l’attenzione di diversi osservatori europei, con alcuni club, tra cui si vocifera ci siano squadre della Premier League e della Liga, che avrebbero già mostrato interesse in vista del mercato estivo. Ma quello che ha colpito di più di Arias è stato il suo spirito da leader silenzioso. Prima del quarto di finale contro l’Al-Ahli, il colombiano aveva lanciato un messaggio che oggi risuona ancora più forte: "Continuiamo a sognare, perché nel calcio tutto è possibile. In questo Mondiale non rappresentiamo solo il Fluminense o il Brasile, ma tutto il Sudamerica".

Non è chiaro se questa sia stata l’ultima grande vetrina internazionale per Arias con la maglia del Flu. Il calciomercato estivo potrebbe riservare sorprese, ma una cosa è certa: l’amore dei tifosi carioca per lui è intatto. Le sue lacrime sincere e il suo impegno totale resteranno scolpiti nella memoria dei sostenitori. Il Mondiale per Club non si è concluso come sognato, ma Jhon Arias ha lasciato un segno indelebile. Non solo come calciatore, ma come uomo.