La Francia e l'Israele saranno impegnate nella gara di Nations League in programma dopodomani 10 ottobre in Ungheria. L'Israele, squadra di casa, per le note vicende, non potrà giocare nella propria nazione. Insieme a queste due formazioni, nel girone B, ci sono l'Italia ed il Belgio: proprio gli Azzurri sono primi in classifica, mentre l'Israele è fanalino di coda. Prima della partita di dopodomani, c'è stata la conferenza stampa di Ibrahima Konate, attuale difensore del Liverpool.
la posizione
Konaté: “Si gioca troppo, aderirei ad uno sciopero. Su Israele e la guerra…”


Konate: "Non guardiamo contro chi giochiamo, ma quel che succede non ci lascia indifferenti"
—L'Israele non è un avversario come un altro: gli scenari politici che stanno sconvolgendo l'Europa, purtroppo incidono naturalmente nella vita di tutti i giorni. Questo riguarda anche i calciatori. Ne ha parlato Konate dal ritiro con la sua nazionale: "Noi siamo qui per giocare a calcio, non ci importa dell'avversario. Naturalmente quello che succede nel mondo non ci lascia indifferenti. Le immagini della guerra, dei bombardamenti, sono ovunque, persino sui social. Immaginate i bambini quello che vedono, che impatto possono avere su di loro".
Konate: "E' dura restare in forma. Si gioca troppo: se siamo tutti uniti, ci faremo valere"

Konate parla anche del sovraccarico di chi gioca tante partite: "È un tema che va trascurato. Alcuni club preferiscono non far partire i convocati per le nazionali. Bisogna capirli, ci sono troppe partite. Col Liverpool, non succede questo. I giocatori sono dipendenti del club, ma le nazionali hanno eguale importanza. Bisogna restare in forma per tutta la stagione ed è dura. Aderirei ad uno sciopero se si unissero le forze. Se si continua così, e i giocatori decidono di far valere le proprie ragioni, non è da escludere uno sciopero".
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