Bizzarra disputa di quartiere sul lago di Starnberg, città tedesca situata nel land della Baviera: l'estate scorsa la polizia ha denunciato un incidente con una motosega. Si è rapidamente diffusa sui media la notizia che uno dei coinvolti fosse l'ex portiere della Nazionale tedesca Jens Lehmann. Secondo le informazioni della Deutsche Presse-Agentur (DPA), si tratta dell'eroe della Coppa del Mondo del 2006. Ora il pubblico ministero di Monaco II lo ha accusato. Ma perché in realtà?
DANNO ALLA REPUTAZIONE DI JENS
Germania, Lehmann: “Non ho segato la trave del garage del vicino, accuse false”

DORTMUND, GERMANY - APRIL 14: Former footballer, Jens Lehmann looks on prior to the UEFA Champions League Quarter Final Second Leg match between Borussia Dortmund and Manchester City at Signal Iduna Park on April 14, 2021 in Dortmund, Germany. Sporting stadiums around Germany remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Frederic Scheidemann/Getty Images)

Secondo le informazioni della DPA, il 53enne è accusato di aver tagliato con una motosega una trave del tetto nel garage del vicino perché il garage gli impediva di vedere il lago da casa sua. Secondo la portavoce dell'ufficio del pubblico ministero, che parla solo di un "ex membro della Nazionale di calcio tedesca", l'imputato è accusato, tra l'altro, di danni materiali. Diversi media avevano precedentemente riportato l'accusa.

Lehmann ha preso posizione su Instagram venerdì pomeriggio, come riporta il quotidiano "Bild": "Le accuse mosse contro di me non sono corrette", ha scritto l'ex Arsenal, Stoccarda, Borussia Dortmund, Milan e Schalke 04. "Il danno, come sempre, è l'enorme danno alla reputazione e il disprezzo per la privacy".
Secondo il tribunale distrettuale di Starnberg, l'accusa non è stata ancora ammessa. È quindi ancora aperto se la questione andrà a giudizio in tribunale. Al momento non ci sono commenti sulle accuse. La presunzione di innocenza si applica fino alla fine del procedimento.
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