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La settima giornata del campionato di Clausura ha regalato una serata surreale allo stadio Juan Carmelo Zerillo. Il Gimnasia LP ha battuto l’Atletico Tucuman 1-0 grazie all’autorete di D. Martinez al 54’, ma il match sarà ricordato soprattutto per l’inatteso blackout che ha interrotto la partita nel momento migliore degli ospiti. Un episodio che ha acceso polemiche e sospetti, trasformando una sfida di calcio in un caso discusso anche fuori dal campo. Non è la prima situazione poco chiara che avviene in questo avvio di torneo.
Il gol che ha sbloccato la partita è arrivato poco dopo l’inizio della ripresa, quando un cross innocuo è stato deviato nella propria porta da D. Martinez, regalando il vantaggio al Gimnasia. Da quel momento, però, l’attenzione si è spostata sugli spalti e non più sul rettangolo di gioco. Prima un improvviso “gioco di luci”, poi un blackout totale hanno costretto l’arbitro Pablo Dovalo a sospendere l’incontro. Per diversi minuti regnava l’incertezza: giocatori e tifosi immersi nel buio, attese infinite e ripetuti tentativi di riavvio dell’impianto di illuminazione.
Alla fine, la gara è ripresa in condizioni anomale, con parte dello stadio ancora priva di luce artificiale e con la visibilità ridotta al minimo. I 17 minuti mancanti si sono disputati in un’atmosfera surreale, più vicina a un allenamento improvvisato che a un match di campionato.
Il più amareggiato è stato Lucas Pusineri, tecnico dell’Atletico Tucuman, che ha denunciato apertamente la coincidenza tra il blackout e il buon momento della sua squadra. “La mia squadra è arrivata tre volte in porta e hanno spento le luci. È una vecchia storia, questa delle luci”, ha dichiarato con durezza, alimentando i sospetti di una manovra poco limpida.
Dovalo, inizialmente orientato a rinviare il finale, è stato convinto dalla Liga Profesional a far disputare comunque il resto della partita. Così, il Gimnasia ha difeso il proprio vantaggio fino al fischio finale, ma le polemiche non si sono spente con le luci. Anzi, resteranno la vera eredità di una serata che sarà ricordata meno per il calcio e più per l’oscurità che l’ha avvolta.
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