- Notizie Calcio
- Calciomercato
- Calcio Italiano
- Streaming
- Editoriali
- Calcio Estero
- DDD X EVENTS
- Redazione
Domenica sera, Hans Hateboer ha giocato la sua prima partita da titolare con il Lione. Ma la sfida con il Brest, che era anche la sua 400esima in carriera, non è stata certamente una di quelle da ricordare. La gara dell'olandese è durata solo 6 minuti, prima dell'espulsione diretta. Un'entrata su Pathé Mboup, dopo revisione Var, è costata molto cara all'esterno di difesa. Senza Hateboer, il Lione non è riuscito ad andare oltre lo 0-0, scendendo al sesto posto in classifica.
Acquistato a ottobre dal Rennes grazie a una speciale regola vigente in Francia, Hateboer era il rinforzo che Paulo Fonseca cercava per la sua difesa. La corsa e l'esperienza dell'olandese erano ciò che il tecnico del Lione voleva per rendere ancor più solida la squadra. Dopo un inizio di stagione anonimo, l'ex Atalanta aveva rivisto il campo nel turno infrasettimanale con il Paris FC. I 15 minuti disputati hanno convinto il portoghese a usarlo fin dall'inizio contro il Brest.
Per Hateboer la gara era importante. Oltre a tornare titolare dopo quasi sette mesi dall'ultima volta, quella disputata era anche la 400esima partita della sua carriera. La sua serata, però, è stata davvero molto breve. Un intervento con il piede a martello sulla gamba di Mboup è costato inizialmente il giallo all'olandese. L'esperto Turpin, però, è stato richiamato al Var e dopo la revisione ha cambiato il colore del cartellino.
Il Lione, che aveva l'obiettivo di vincere per rimanere al secondo posto, ha visto così compromettersi i piani inziali. Con l'inferiorità numerica per quasi tutta la gara, la squadra di Fonseca ha subito il gioco del Brest senza mai riuscire a rendersi pericoloso. Un'ottima prestazione della difesa e del portiere Grief hanno evitato al Lione la sconfitta. Per l'OL è la seconda partita consecutiva terminata in dieci uomini. Il pareggio ha fatto scivolare il club in sesta posizione, a 4 punti dal Psg in vetta e a 2 da Marsiglia e Lens al secondo posto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA