derbyderbyderby calcio estero Il Flamengo espugna lo stadio del Bragantino: non accadeva dal 1996

La vittoria storica

Il Flamengo espugna lo stadio del Bragantino: non accadeva dal 1996

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29 anni dopo l'ultima volta la squadra rubro-negra ha conquistato tre punti in casa del Bragantino
Federico Iezzi
Federico Iezzi Collaboratore 

Nella notte italiana il Flamengo, impegnato nella 16° giornata del Brasileirão, ha compiuto un'impresa a suo modo storica: ha vinto in rimonta in casa del RB Bragantino. Non accadeva dal 1996, ben 29 anni fa. Un successo importantissimo per il Mengao, che risponde alla sconfitta dell'ultimo turno contro il Santos e rilancia la corsa dei rossoneri verso il primo posto. Dopo la partita, inoltre, il tecnico Filipe Luis ha elogiato il gruppo, di recente soggetto ad alcune tensioni e problemi.

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La vittoria sul Bragantino

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L'ultimo trionfo della squadra Rubro-negra sul terreno dello stadio Nabi Abi Chedid risaliva al 1996. In quella occasione, a decidere il match, che si chiuse sullo 0-1, fu un gol di Bebeto.

La partita odierna, invece, è stata più movimentata. Dopo un primo tempo senza grandi emozioni, il Bragantino è andato in vantaggio ad inizio secondo tempo grazie a Barbosa. Con il passare dei minuti, e grazie anche ai cambi, la squadra di Felipe Luis ha arginato le azioni offensive dei padroni di casa e ha lentamente preso il controllo del gioco. Il pareggio è arrivato al 66' con Leo Pereira. All'85', invece, è stato il 21enne Wesley, che potrebbe lasciare il Brasile per venire in Italia alla Roma.

Dopo il match l'allenatore degli ospiti ha elogiato i suoi giocatori: "Vincere qui è molto difficile, perché questa è una squadra allenata molto bene. Pressano e difendono molto bene e subiscono pochissimo. E la nostra è stata una prestazione che, nel loro stadio, non ho mai visto fare da nessuna altra squadra".

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Gli elogi di Felipe al gruppo Flamengo

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Nel momento positivo Filipe Luis ha voluto proteggere ed elogiare il suo gruppo, soggetto ad alcune recenti tensioni fuori campo. Alcuni litigi dietro le quinte hanno infatti coinvolto due giocatori, Pedro e Arrascaeta, mentre in settimana il centrocampista Nico de la Cruz è stato criticato su un gruppo WhatsApp dal responsabile dello staff medico del club che è poi stato licenziato.

A stringere le righe e a rinsaldare le fila ci ha quindi pensato Felipe: "Queste cose esterne fanno male, è vero, ma alla fine loro sono un gruppo affiatato di amici, sono fratelli. E questo si vede nel lavoro quotidiano. E in realtà questo gruppo è ben protetto contro questo tipo di situazioni". Altre parole l'allenatore le ha spese per evidenziare l'impegno dei giocatori verso la squadra e in campo: "A loro piace lavorare, si impegnano. Non arrivano in ritardo, non si lamentano degli allenamenti. Vogliono vincere e vogliono sempre dare il massimo per il Flamengo. Lo hanno dimostrato in campo".