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Il Melbourne Victory al derby senza i suoi tifosi: il tecnico “Sembrava una partita ai tempi del Covid”

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Tony Popovic, allenatore di Melbourne Victory, rompe il silenzio sulle sanzioni contro la sua squadra dopo la sospensione del derby contro Melbourne City per le intemperanze dei propri tifosi lo scorso 17 dicembre

Redazione DDD

La prima partita nel campionato australiano da parte del Melbourne Victory, dopo la violenta invasione di campo dei loro tifosi contro Melbourne City, si è conclusa una sconfitta per 1-0 nell'altro derby contro un Western United in 10 uomini. Il punto di forza del Victory, il portoghese Nani, non è sceso in campo per infortunio e la squadra ne ha risentito.

Alcuni tifosi si sono "imbucati"

Solo i tifosi dello United erano autorizzati ad entrare allo stadio lunedì 26 dicembre in base alle sanzioni provvisorie imposte al Melbourne Victory. L'allenatore della squadra sconfitta, Tony Popovic, ha detto ai giornalisti che la partita sembrava come quelle giocate con le restrizioni Covid. Ma ha aggiunto, il tecnico: "Non possiamo usarlo come scusa per quello che è successo in campo. Avevamo 45 minuti per rimontare nel secondo tempo il gol dei nostri avversari, ma non l'abbiamo fatto". Dal canto loro molti tifosi del Melbourne Victory si sono vantati sui social media di aver acquistato gli abbonamenti al Western United solo per assistere alla partita.

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In ogni caso Tony Popovic ha polemizzato per fuorigioco avversario nell'azione decisiva del gol: "Stavano correndo verso la porta. Era un'occasione da gol. Doveva intervenire il VAR. Invece hanno preso un corner e hanno segnato da calcio d'angolo. Una decisione sbagliata, molto sbagliata".

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