Il weekend dei calciatori italiani all’estero: la sfida di Mulazzi al Sion e i sogni in Brasile di Jorginho

Un altro weekend calcistico è ormai alle spalle, con tantissimi calciatori italiani all'estero che lo hanno vissuto a pieno tra gol, buone prestazioni, qualche delusione e tanta strada da percorrere. L'Atletico Madrid trionfa in Champions 5-1 contro l'Eintracht Francoforte e ad aprire le marcature è proprio Giacomo Raspadori che si gode la magica notte europea insieme al suo compagno di squadra Matteo Ruggeri, autori di un'ottima prestazione. In campionato hanno invece riposato entrambi, spettatori non paganti del pari in trasferta contro il Celta Vigo. Si impone di misura il City di Gigio Donnarumma che ringrazia come sempre Haaland ancora in gol, con un brivido nell'indugiare su un rilancio che gli sarebbe potuto costare caro, mentre il Newcastle di Tonali vince 2-0 contro il Nottingham Forest con una preziosa prestazione del centrocampista. Ma non solo volti noti: scopriamo anche le sorti dei calciatori italiani all'esterno meno noti ma che si stanno facendo strada a suon di lavoro e tanti sacrifici. Una vita in bianconero, così come papà Alberto, proprietario di quella fascia mancina così complessa da gestire. Gabriele Mulazzi, classe 2003, è un terzino completo e di grande talento, con l'immensa voglia di misurarsi con i palcoscenici europei più importanti e con il calcio che conta. Ecco perché ha scelto il Sion: non è stato semplice lasciare la Juventus Next Gen che era casa, fare le valigie e partire lontano verso un nuovo campionato, nuove abitudini. Eppure, con tanto lavoro e spirito di sacrificio si sta ritagliando un ruolo importante nella squadra svizzera, inizialmente aggregato nell'Under 21 e poi aggregato in prima squadra. Reduce da un'incredibile 3-3 nella gara del weekend in trasferta contro il Lucerna, si gode una classifica molto positiva, a tre lunghezze dalla vetta, con la speranza di trovare minutaggio e dimostrare a tutti il proprio grande valore. Impavido. Da Bergamo alla Spagna solo andata. Almeno per il momento. Il talentuoso centrocampista classe 2003 Tommaso De Nipoti, perno inamovibile dell'Italia Under 20, ha deciso di alzare l'asticella e mettersi in gioco in Seconda Divisione spagnola, con la maglia del Castellòn. Cresciuto tra le fila delle giovanili dell'Udinese, è poi approdato all'Atalanta, dove ha proseguito il suo percorso di crescita personale e calcistica. Già lontano da casa a 14 anni, ha debuttato in prima squadra il 22 gennaio 2022, a 19 anni, nel match contro la Lazio terminato 0-0. Le stimmate del predestinato le ha tutte, ora serve solo il grande salto. Percepisce questa grande possibilità e decide di unirsi alla folta truppa degli italiani all'estero, firmando con il Castellòn. Reduce dal bellissimo 3-1 in casa contro lo Sporting Gijon e stabile a metà classifica, sta lavorando per conquistare la fiducia del mister e diventare un titolare inamovibile. Mister futuro. In Germania c'è una bellissima realtà che si articola tra giovanili, juniores e tre squadre che si contendono lo scettro nelle categorie professionistiche più alte. Si tratta dell'Emmendingen 03, vanto dell'omonima città. Tra le sue fila milita un calciatore che sin da giovane ha deciso di sposare i progetti bavaresi per cercare fortuna, salutando così definitivamente l'Italia. Si tratta di Alessandro Mita, ala destra classe 2000 che tra una lezione di tedesco e un allenamento, è diventato ormai di casa. La sua prima esperienza infatti è stata con il Wasser, passando poi all'Under 21 dell'Emmendingen 03. Da qui il passaggio definitivo in prima squadra e un'avventura che ormai dura da quattro anni, crescendo insieme e raccogliendo numerose soddisfazioni. Nell'ultima gara disputata lo scorso sabato, il team si è imposto tra le mura amiche per 3-1 contro l'SG Hecklingen, posizionandosi al quarto posto in classifica. Niente male. Daniel Strefezza è sicuramente più noto rispetto ai precedenti calciatori italiani all'estero, così come è da sempre sotto i riflettori la sua grande resilienza per rimboccarsi le maniche e iniziare una nuova importante avventura. Con la doppia cittadinanza italiana e brasiliana, versatile per agire su gran parte della mediana con qualità offensive e dell'attacco, è cresciuto nel settore giovanile del Corinthians, per la sua prima esperienza all'estero già da giovanissimo. Ha poi proseguito con la Spal, in un lento ma efficace crescendo: prima Juve Stabia e Cremonese fino al ritorno proprio a Ferrara, per la prima consacrazione. La sua dimensione la troverà con Lecce e Como, prima della pazza idea di tornare all'estero. Sceglie la Souper Ligka Ellada in Grecia, vestendo la blasonata maglia dell'Olympiakos. Il weekend non gli ha troppo sorriso, con la sconfitta rimediata ieri contro il Paok in trasferta per 2-1, facendosi superare proprio dagli avversari e scendendo al terzo posto in classifica, a tre lunghezze dalla vetta. In progress. Tra i calciatori italiani all'estero c'è anche lui ormai da tempo. Jorginho ha deciso di tornare nel suo Brasile: una scelta di cuore, dopo le splendide esperienze in Italia con il Verona e il Napoli e in Premier League con Chelsea ed Arsenal, avvicinandosi a quella che è stata la sua prima casa. Il contratto che lo lega con il Flamengo è fino al giugno 2028, puntando tutto sul suo talento, la sua esperienza ma anche la voglia di dimostrare di essere ancora in forma e fare bene, in qualsiasi parte del mondo. Il weekend appena trascorso è stato alquanto horror per Jorginho e il suo club: ko per 1-0 contro il Bahia in trasferta ma ben due cartellini rossi, comminati a Danilo al 13' e a Barreto al 78' cercando di limitare i danni ed evitare la goleada. Missione riuscita ma la sconfitta no, per quella non si è potuto far niente. Peccato, perché i brasiliani hanno così perso la testa della classifica solitaria facendosi raggiungere dal Palmeiras, per uno scontro che si rinnova ormai di stagione in stagione. Certezza.