"Ricordo bene quel periodo, dovevo fare ogni giorno una telefonata a Dembelé", ha detto l'ex difensore. "Dovevo assicurarmi fosse sveglio e, tra l'altro, se ricordasse dell'allenamento della mattina. Arrivava spesso in ritardo e non era molto disciplinato. Era fin troppo spensierato, sia dentro che fuori dal campo". Atteggiamenti che non solo non facevano rendere Dembélé al massimo del suo potenziale, ma che a lungo tempo lo hanno portato anche ad essere bersagliato dai tifosi del Barcellona.
derbyderbyderby calcio estero L’ascesa di Dembelé, Umtiti lo ricorda al Barça: “Dovevo ricordargli dell’allenamento”
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