Il periodo del calciomercato porta spesso con sé delle situazioni di rottura tra alcuni giocatori e i propri club di appartenenza. Lo abbiamo visto più volte in Italia, con il caso Koopmeiners risalente soltanto alla scorsa estate. Una dinamica analoga sta andando in scena in Premier League, con il Leeds United alle prese con i capricci di Mateo Joseph. L'attaccante classe 2003 è reduce da un'annata con 39 presenze in Championship, di cui soltanto 11 da titolare, con 3 gol e 4 assist, e sembra intenzionato a cambiare aria.
La situazione
Leeds, scoppia il caso Mateo Joseph: “Non possiamo chiamare la polizia e obbligarlo a giocare!”

Mateo Joseph e la scelta che fa discutere
—Mateo Joseph ha scelto di non prendere parte al tour pre-season del Leeds United. Lo spagnolo avrebbe espresso da tempo la volontà di andare via, per cercare una nuova sfida. In questo senso, la sua preferenza ricadrebbe sul Real Betis, che gli permetterebbe di tornare nel proprio Paese d'origine.

Il suo contratto scade nel 2028 e, per lasciarlo partire, i Peacocks vogliono almeno 10 milioni di euro. Una cifra in linea con i prezzi attuali del mercato europeo, soprattutto se si pensa alla giovane età del ragazzo. Tuttavia, al momento non c'è un accordo tra le parti, con il giocatore che non ne vuole sapere di unirsi alla squadra inglese.
L'allenatore degli inglesi: "Non posso obbligarlo ad allenarsi"
—L'allenatore del club inglese, Daniel Farke, ha commentato con grande rammarico questa situazione: "Voglio essere onesto: il piano era che venisse in Germania. Poi è venuto da noi e ci ha detto che vuole una nuova sfida e che vorrebbe cambiare aria. Ha anche lasciato intendere che preferisce andare in Spagna per le sue radici. Credo che sia stata più o meno una sua decisione".
Il tecnico del Leeds ha poi proseguito, senza utilizzare tanti giri di parole: "Ci ha detto che, a causa di questa situazione, non si sente pronto a viaggiare, allenarsi e giocare amichevoli in Germania. Non mi piace questa situazione. Ne ho parlato apertamente con lui e gli ho raccomandato, finché la situazione non sarà risolta, di fare il suo lavoro e di comportarsi in modo professionale. Ma ha detto di non essere mentalmente in grado di farlo. Cosa posso fare? Non posso chiamare la polizia per costringerlo ad allenarsi".
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