Lewa non è riuscito a brillare ai Mondiali in Qatar, lui e la sua Nazionale, la Polonia, uscita dalla fase a gironi per la prima volta dal Messico 1986. La squadra polacca ha mostrato un calcio troppo conservativo che non ha giovato in alcun modo all'attaccante e nemmeno al talentuoso centrocampista Piotr Zielinski.
Lewandowski ci ha provato
Ha sempre affrontato l'inferiorità numerica con le difese avversarie, ha pressato, è sceso a centrocampo, sulle fasce, ed è riuscito a malapena a ricevere palloni in buone condizioni.
Sebbene sia riuscito a porre fine alla sua maledizione nelle fasi finali della Coppa del Mondo e se ne vada con due gol, quella predisposizione tattica gli ha impedito di essere il "killer" che era al Bayern Monaco e al Barcellona, con cui guida la classifica dei cannonieri della Prima Divisione spagnola. Interrogato sul suo futuro in Nazionale dopo la partita giocata allo stadio Al Thumama, il 34enne giocatore del Barcellona ha dichiarato: "C'è ancora molta strada da fare e diversi fattori influenzeranno questa decisione. Devo essere felice di giocare. È importante anche per un futuro prossimo. Ovviamente lo sono quando proviamo ad attaccare. Quando giochiamo in difesa non c'è tanta gioia. Non mi piace. In questo giocano tanti fattori".
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